Per ora non si profilano crepe nella maggioranza dopo le “schermaglie” dialettiche, in avvio del consiglio comunale del 31 gennaio, tra il capogruppo della Lega Mario Rosset e il presidente dell’assemblea Paolo Santantonio, e la conseguente cancellazione delle interrogazioni ai primi cinque punti dell’ordine del giorno (qui l’articolo).
Certo, hanno lasciato nello sconcerto i consiglieri di opposizione al punto di ventilare una rottura nell’arco dei gruppi che compongono la stessa maggioranza, dove a mente fredda si getta acqua sul fuoco, sindaco Antonio Miatto compreso.
Pur non presente, il primo cittadino ha seguito da casa l’evolversi della questione: “Non ci sono problemi, schermaglie e dibattito interno che non implicano alcuna conseguenza” secondo Miatto.
Anche il presidente del consiglio comunale Santantonio ribadisce la “graniticità” della coalizione al governo della città: “Nessuna crisi, al momento assolutamente no. Non è stata una mossa felice, questo è vero, tuttavia la maggioranza, e lo si è visto nei fatti che abbiamo vissuto su via Oberdan e della mozione Rosset, non è fatta da sola Lega (6 consiglieri su 10), ma anche da forze moderate, come lo sono la lista Toni Miatto Sindaco e Forza Italia che sono sempre state compatte tra loro”.
Pur avendo vissuto – a sorpresa – l’attacco di Rosset dal banco della presidenza in sostituzione del sindaco, anche il vice sindaco e assessore Gianluca Posocco smentisce problemi interni: “Colpa dell’ostruzionismo della minoranza nei passati consigli, che ha spazientito qualche consigliere – afferma -. Non è stato un atto contro il presidente, solo dei punti di vista differenti. Se c’è chi spera di vedere in questo aria di crisi si sbaglia di grosso. Siamo compatti, ogni tanto discutiamo come in una famiglia e la famiglia va avanti“.
Meno sicuri di questo sull’altra sponda del consiglio dove le tensioni non sono passate inosservate: “Mi pare evidente che abbiano qualche problema – osserva Barbara De Nardi, ex assessore sponda Pd – . Rosset e Santantonio che si fanno guerriglia l’un l’altro a ogni consiglio comunale, Da Re che cerca di zittire l’assessore Fasan, son cose che abbiamo visto tutti e pubblicamente, come Santantonio che si astiene sulle mozioni sulle opere del centenario e sulla proposta a favore delle realtà commerciali in cui gli altri hanno votato contro“.
“Non è la prima volta che la maggioranza non è coesa sui provvedimenti – fa eco il capogruppo Pd, Marco Dus -. Questo sarà pure un caso personale, ma, ahimè, succede spesso che fatti personali abbiano poi risvolti politici. E i voti in consiglio comunale sono tutti politici”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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