Vittorio, Tocchet al consiglio di quartiere di Ceneda: “Noi su villa Papadopoli abbiamo investito e progettato. Nessun immobilismo”

“Il presidente del consiglio di quartiere di Ceneda si sbaglia di grosso”. Silvano Tocchet, segretario del Pd vittoriese e presidente del consiglio comunale durante l’amministrazione Tonon, rimanda al mittente le accuse mosse da Massimo Santonastaso, presidente del quartiere di Ceneda, che ha parlato di immobilismo delle amministrazioni comunali nell’ultimo ventennio su villa Papadopoli per un progetto organico di recupero (vedi articolo).

“La nostra amministrazione – interviene Tocchet  – ha sempre avuto come riferimento un disegno globale di città, che ha perseguito iniziando a togliere villa Papadopoli dai beni alienabili, inserita dalla giunta Da Re, ed ha investito subito ad inizio mandato nella manutenzione, riqualificazione, risanamento e valorizzazione del complesso di villa Costantini Papadopoli con la delibera 16 del 12 febbraio 2015”.

Non solo. “Abbiamo appoggiato e sempre sostenuto – ricorda Tocchet – l’operazione di poter trasformare la villa in una rsa del Cesana Malanotti, assieme ad analogo intervento nel sito di via delle Sorgenti Cà Mocenigo-Zuliani a Savassa, potendo così dare a Ceneda un volano di posti di lavoro, circa 100, e favorire la rinascita del quartiere. Un progetto mai appoggiato dalla Lega e da tutti i sindaci leghisti della nostra Ulss”.

Tra i progetti poi portati avanti a Ceneda dall’amministrazione Tonon, il segretario del Pd ricorda il nuovo parco giochi realizzato sul retro della scuola “Foscolo” e gli interventi sull’illuminazione di piazza Giovanni Paolo I.

“Ci saremmo aspettati, e questo è un mio pensiero personale, dal quartiere di Ceneda maggior spirito di collaborazione al momento opportuno e maggior sostegno alle scelte corrette che abbiamo sempre fatto, si badi bene, con risorse risicate e senza nulla chiedere ai vittoriesi” conclude Tocchet.

(Foto: facebook).
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