Vent’anni al servizio delle famiglie e dei bisognosi. Questo lo storico traguardo del centro diurno “Guido e Maria Vettoretti” del Piccolo Rifugio di Vittorio Veneto.
La struttura, aperta il 13 novembre 2000, compie quindi 20 anni.
Per tante donne e uomini affetti da disabilità, nel corso degli anni, il centro diurno è stata un’opportunità per coltivare abilità e relazioni e per fare esperienze di benessere psicofisico.
Il Centro, inoltre, offre un servizio prezioso alle famiglie che possono e vogliono ancora tenere con sé questi figli fragili ma, naturalmente, hanno anche gli impegni quotidiani della vita da onorare.
Donne e uomini con disabilità trascorrono le loro giornate seguiti da educatrici, operatrici e operatori; saldi nel legame con gli altri amici con disabilità; felici quando volontari sono venuti a trascorrere tempo con loro, gratificati quando si scelgono le loro creazioni come bomboniere di battesimo, comunione, laurea o anche come dono di Natale aziendale.
Il centro diurno, tra l’altro, è inserito appieno nella rete dei servizi sociosanitari della Ulss 2 Marca Trevigiana.
Biodanza, musicoterapia, shiatsu, internet, collaborazione con il “Bosco incantato” di Cison, fisioterapia, arte e decorazione, ceramica, danzaterapia, cura dell’orto, judo, ginnastica sono solo alcune delle attività proposte dal centro diurno negli anni, grazie alla collaborazione con altre istituzioni e associazioni, alla disponibilità di volontari, alla creatività dell’equipe educativa, ai fondi raccolti da benefattori o bandi.
Con famiglie, amici, benefattori e volontari il centro diurno avrebbe voluto festeggiare di persona il ventennale: la pandemia ha costretto a rimandare, dopo avere già chiesto ingenti sacrifici e rinunce alle persone con disabilità del Piccolo Rifugio.
Il centro diurno, in sintesi, è uno dei nuovi servizi alla disabilità aperti dal Piccolo Rifugio nell’ultimo ventennio, assieme al progetto “Work In Progress” per quanti non trovano posto nelle strutture e non hanno opportunità di lavoro all’esterno, e a “Gruppo Appartamento” e “La vita possibile”, due appartamenti in cui vivono persone con disabilità che imparano una sempre crescente autonomia.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Piccolo Rifugio).
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