“In un periodo di grande difficoltà come quello che stiamo attraversando, l’importanza dei simboli che hanno la forza di accomunare tutti intorno a sé stessi è ancora più grande. Uno di questi simboli è proprio la bandiera“.
Queste le parole con cui il sindaco di Vittorio Veneto, Antonio Miatto, saluta la “giornata tricolore” festeggiata quest’oggi.
Il 7 gennaio di 224 anni fa Giuseppe Compagnoni propose all’assemblea del Comitato fondatore della Repubblica Cispadana che una bandiera verde, bianca e rossa venisse scelta come simbolo del nuovo stato.
Uno stendardo, allora composto da tre bande orizzontali, che sarebbe poi diventato la bandiera d’Italia. Era il 1797, “il medesimo anno nel quale noi Veneti perdevamo la nostra millenaria bandiera”, e quello storico momento fu celebrato a Reggio Emilia.
Due secoli dopo, il 31 dicembre 1996, il Parlamento Italiano trasformò il 7 gennaio nella Giornata nazionale della bandiera, dando così avvio alla Festa del Tricolore.
“La scelta del Tricolore fu un passaggio importante della nostra storia nazionale – spiega il colonnello Lorenzo Cadeddu, presidente della sezione di Vittorio Veneto dell’Associazione Fanti. – Oggi vogliamo ricordarlo assieme all’amministrazione cittadina, pur con tutti i limiti che la pandemia ci impone“.
“Il tricolore – prosegue – non rappresenta solo il Paese ma anche l’unità di spirito e di intenti dei suoi cittadini e la continuità di un popolo attraverso le generazioni. Da ciò deriva la nostra volontà di celebrare questo simbolo fondamentale.
“Un desiderio – continua – che accomuna l’amministrazione cittadina e le associazioni d’arma in un momento di ricordo che, con il sindaco Miatto, abbiamo deciso lo scorso 28 dicembre, durante la ricorrenza della scomparsa di Alessandro Tandura (qui l’articolo), medaglia d’oro vittoriese della Grande Guerra”.
Per l’occasione è stato realizzato un breve video della durata di qualche minuto, che sarà diffuso sui social e attraverso le reti televisive La Tenda TV e CaffèTV 24. In esso il colonnello Cadeddu racconterà la storia del Tricolore e il suo significato.
Come sempre, negli ultimi anni, anche il portavoce del Sac Società, ambiente e cultura, MIchele Bastanzetti, all’alba ha issato sulla cima del Monte Altare il tricolore, plaudendo all’iniziativa del primo cittadino: “Dopo l’annus horribilis e in avvio di quello della riscossa vogliamo ravvivare la fiamma dei valori che la bandiera rappresenta”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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