Se qualche appassionato, nel finale di corsa, si fosse avvicinato ieri pomeriggio al tracciato del 59.mo Circuito dell’Assunta, gara ciclistica riservata ai dilettanti Under 23, la classica di Ferragosto per eccellenza da decenni, sarebbe rimasto basito.
Sul circuito infatti, distanziati rispettivamente da una cinquantina di secondi uno dall’altro, l’appassionato avrebbe visto gareggiare solo tre atleti: il vincitore, l’aretino Alessio Acco portacolori della Zalf Euromobil Desirèe Fior, seguito da Damiano Valerio della Aries Cycling, e da quello che sarebbe stato il terzo sul podio, nonché primo dei doppiati, Pietro Aimonetto della Ctf.
In realtà erano partiti in 49, su 68 iscritti (alcuni team hanno dato forfait all’ultimo suscitando le ire di organizzatori e tifosi che hanno sfidato il caldo torrido per assistere alla kermesse), solo che tutti o quasi sono stati doppiati dal vincitore e dal secondo classificato.
La particolarità della situazione che si è venuta a creare sta nel fatto che Acco, partito subito in fuga in compagnia di Valerio, già al 30mo dei 50 giri del circuito di poco più di due chilometri, stava raggiungendo un primo gruppo di ritardatari dei 49 partenti.
Il “grosso” degli inseguitori della fuga infatti si era ulteriormente scremato per una caduta che di fatto ha sopito nei superstiti, controllati dagli uomini della Zalf, ogni velleità di inseguimento.
La giuria ha dovuto fermare prima, al giro 34, una ventina di atleti che stavano per essere doppiati, lasciando in gara il resto secondo regolamento; ma anche il secondo gruppo è stato avvicinato e quindi doppiato ad una decina di giri dal termine dal duo di testa.
A 5 giri dal termine, per evitare confusione, la giuria ha deciso di fare arrivare allo sprint i 17 doppiati per stilare la classifica dal 4° in avanti, facendo proseguire gli altri. E così sul circuito – mai successo a memoria d’uomo nelle precedenti 58 edizioni – sono rimasti solo in tre, e il terzo a sua volta doppiato.
Per la cronaca, lo sprint dei doppiati è stato vinto da Davide Cattelan della Zalf, davanti a Moro della Biesse, Pettiti della Aries e Giordani dalla Biesse. Mentre per il vincitore Acco, già tricolore degli juniores, è stata la prima vittoria in maglia Zalf.
“Tutto bene e tutto regolare – commenta il presidente della Cicloturistica, Giacomo Salvador -, un caso di doppiati sul nostro circuito, che è breve, si era verificato negli anni ’90 a memoria, ma siccome i partenti erano sempre oltre il centinaio, pochi si sono accorti che un gruppo era stato fermato. Questa volta invece, vuoi per il numero di partenti basso, vuoi perché nessuno si immaginava che la fuga prendesse tale vantaggio, è stata una “strage” … secondo regolamento”.
(Foto: Zalf – Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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