E’ morto improvvisamente per arresto cardiaco, a soli 64 anni, Isacco Santuz, di San Giacomo di Veglia. Già capitano e poi dirigente della locale squadra di calcio, l’Asd Vittsangiacomo, la sua morte ha portato il lutto nel mondo sportivo e del calcio locale dove era molto conosciuto e dove negli anni ’80 e ’90 era un vero personaggio, per la simpatia e la bravura in campo.
Invalido da anni, e trapiantato di rene, aveva superato bene il periodo post operatorio, senza soffrire di rigetti. Era reduce da un controllo dei drenaggi all’ospedale di Conegliano, dove lunedì pomeriggio, poco dopo è stato colpito dal malore fatale. La famiglia non ha voluto l’autopsia, le cause della morte comunque potrebbero essere molteplici e naturali, accentuate dalle sue condizioni di salute per forza di cose non ottimali.
Il funerale è stato fissato per venerdì 23 febbraio alle 15.30 nella parrocchiale di San Giacomo di Veglia.
Isacco Santuz aveva preso per mano la squadra di calcio come capitano della formazione Juniores del San Giacomo nel 1973, dopo il divorzio da Vittorio Veneto: e con la sua guida in campo, e Carlo Poser in panchina, dalla terza categoria ottenne poi in un paio di stagioni la promozione in seconda.
Ha disputato ben oltre cento partite con i colori giallorossi. Il presidente della società Pietro Ossi in una nota sulla pagina Facebook della società lo ha ricordato: “Nell’estate 1973 Isacco Santuz, a quel tempo diciannovenne, è il capitano della giovane compagine Juniores che disputa la Terza categoria”.
“Sta proprio in questo esordio calcistico la storia di Isacco, instancabile mediano con le gambe storte da perfetto incontrista. Capitano da sempre, pronto a spronare i propri compagni con battute burbere e bonarie, con soprannomi che poi rimanevano attaccati, concluse l’attività agonistica sempre a San Giacomo. Ha continuato per molti anni e finchè la salute lo ha sostenuto a seguire da vicino la squadra come guardialinee prima e poi nella manutenzione del campo sportivo”.
“Uomo straordinario – ha commentato un amico – e sempre disponibile. Ci mancheranno le tue battute e il tuo modo d’essere: ora capitanerai la squadra dal cielo”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
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