E’ scaduto lunedì 30 novembre il termine, come previsto dalla delibera del Consiglio Comunale dello scorso 20 ottobre 2020, presentata dal gruppo consigliare Rinascita Civica e approvata a maggioranza, per l’affidamento alla Commissione viabilità di tutti i dati raccolti e di tutte le osservazioni riguardanti la sperimentazione sul doppio senso unico (se fosse all’inglese non ci sarebbero i divisori) di Via Oberdan e sull’inversione dei sensi unici in via Da Ponte e Via Lioni.
Ora i tecnici, o chi per essi, nel prossimo consiglio comunale presenteranno i risultati, e proporranno anche le soluzioni: se i dati dovessero combaciare o essere allineati con quelli preventivamente raccolti dall’Amministrazione prima della sperimentazione, le possibilità di una retromarcia non sono alte.
“Vedremo lo studio – conferma l’assessore ai Lavori Pubblici Bruno Fasan – al momento non siamo in grado di prevedere, e poi vedremo il tutto nel consiglio comunale. I tecnici ci diranno cosa pensano del lavoro fatto nella raccolta e poi ci diranno se ci sono altre soluzioni“.
Questa è una eventualità in cui sperano i gruppi di minoranza, che con i colleghi di maggioranza saranno chiamati ad esprimere con il voto il futuro assetto delle tre vie.
“Ci siamo impegnati a sostenere le richieste fatte dai cittadini e dai commercianti di Via Da Ponte – spiegano in un post i consiglieri di Rinascita Civica – Partecipare Vittorio Mirella Balliana e Alessandro De Bastiani – Valuteremo le proposte della Commissione viabilità e se garantiranno la sicurezza e la fruibilità di Via Oberdan e non penalizzeranno le attività commerciali di Via Da Ponte e Via Lioni le sosterremo, nel caso contrario faremo delle proposte alternative cercando il sostegno della maggioranza dei Consiglieri Comunali“.
C’è da dire che un mezzo passo indietro lo avevano fatto in questo senso i consiglieri di maggioranza della lista Antonio Miatto Sindaco, il quale da parte sua ha rinnovato la fiducia nell’operato dei suoi assessori artefici del cambio di viabilità cittadina, Ennio Antiga e lo stesso Bruno Fasan.
Per tutti in ogni caso rimane aperto l’obiettivo e l’obbligo di trovare una soluzione per togliere il centro storico di Ceneda dall’isolamento creatosi dopo il piano (che era provvisorio) della viabilità in vigore da più una ventina di anni.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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