Si è consumata in pochissimi attimi la tragedia che lo scorso sabato 30 giugno ha messo fine alla vita del giovane Emir Mavmudoski (nella foto in alto).
Di origine macedone e residente a Santa Lucia di Piave, sembra che a causare la morte improvvisa in acqua del 19enne possa essere stata una congestione. Il ragazzo aveva deciso insieme agli amici di trascorrere un pomeriggio di svago e di relax allo “Sporting Club 2001” a San Giacomo di Veglia: qualche ora sotto il sole, intervallata da momenti in acqua a giocare a palla.
Sarebbero stati con ogni probabilità i due kebab mangiati poco prima di entrare in acqua, senza aspettare i tempi della digestione, a causare l’improvviso malore al ragazzo. Una disattenzione, purtroppo pagata al costo della vita.
Sono da poco passate le ore 15.30 quando un bagnante nota il corpo immobile di Emir sul fondo della piscina, dove si trovava pochi minuti prima di annegare. L’intervento immediato del bagnino riporta a galla il corpo del giovane, subito sottoposto al massaggio cardiaco: sul posto, una volta allertati i soccorsi, arriva il personale del Suem 118 e l’auto medica. Per Emir però, non c’è stato nulla da fare.
Ad occuparsi dell’indagine i Carabinieri, arrivati alle piscine con due pattuglie della stazione e della radiomobile del comando di Vittorio Veneto. Dalle testimonianze di amici e bagnanti presenti al momento del fatto, sembra che il giovane sia affogato praticamente all’improvviso, colpito dal malore fatale, senza nessun lamento e senza il tempo di chiamare aiuto.
Nessuno infatti, si è accorto di quanto accaduto fino alla triste scoperta del cadavere. A dare la certezza ad ogni ipotesi sarà ora l’autopsia: solo le analisi potranno effettivamente fare luce sulle cause che hanno portato alla morte di Emir, sotto gli occhi attoniti dei suoi amici.
(Fonte: Giada Fornasier © Qdpnews.it).
(Foto: Instagram).
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