Approvate ieri sera in consiglio comunale le nuove linee guida per l’utilizzo dei Siti di interesse comunitario (Sic) nel Comune di Vittorio Veneto. Si tratta di un documento redatto dal consorzio Bim Piave di Treviso con un duplice obiettivo: tutelare piante e animali e al contempo uniformare e semplificare le incombenze di cittadini e associazioni che operano in questi luoghi, per attività come il taglio del bosco, manifestazioni, raccolta funghi e corse ciclo-podistiche.
Le linee guida sono state sottoposte ad una specifica Valutazione di incidenza ambientale (Vinca) e quindi gli interventi e le manifestazioni coerenti con queste linee guida non necessiteranno di ulteriori permessi: basterà infatti un’autocertificazione di non impatto ambientale, che dovrà essere depositata in Comune.
I tecnici comunali avranno comunque voce in capitolo per la sua approvazione o meno, mentre tutto ciò che invece è al di fuori di queste linee guida dovrà essere sottoposto ad una nuova Vinca redatta da un professionista abilitato.
Le linee guida provengono dalla direttiva europea “Habitat” del 1992, da cui è nata la rete ecologica Natura 2000, composta appunto dai Sic, che sono cinque nel territorio di Vittorio Veneto: il Col Visentin con il monte Faverghera e il monte Cor; la foresta del Cansiglio; le Perdonanze e il corso del Monticano; il fiume Meschio; e la dorsale prealpina tra Valdobbiadene e Serravalle (nella foto Serravalle vista dal Col Visentin). All’interno dei Sic, inoltre, si trovano anche le cosiddette Zone speciali di conservazione (Zsc).
Secondo alcuni consiglieri, però, l’approvazione delle linee guida non avrebbe coinvolto a sufficienza il consiglio comunale. “Il Bim ha sbagliato metodo – ha spiegato Marco Dus, capogruppo del Partito democratico – I consiglieri non sono dei passacarte, il confronto andava fatto a monte, perché qualche contributo avremmo potuto darlo anche noi. Condivido comunque la proposta perché semplifica il lavoro di cittadini e associazioni e unifica le pratiche”.
Contrari al mancato confronto, ma anche scettici sull’effettiva semplificazione delle linee guida sono invece i consiglieri Matteo Saracino (Partecipare Vittorio) e Bruno Fasan (Lega nord). Concorde con questi ultimi anche Adriano Botteon (gruppo misto), perplesso soprattutto sui rischi che le semplificazioni possono generare a discapito della tutela ambientale.
Più pacato invece il commento di Gianantonio Da Re, che ha apprezzato lo scopo di unificazione del Bim: “Il regolamento è giusto perché alcune proprietà sono intersecate tra Comuni. Non mi pare che abbiamo tanta scelta oltre che votare favorevolmente, anche se è da perfezionare”.
Il presidente del consiglio comunale Silvano Tocchet (Pd), consapevole del mancato confronto avvenuto in proposito, si è impegnato a coinvolgere i consiglieri di minoranza sulle questioni riguardanti il miglioramento delle linee guida. Ai voti gli unici ad astenersi sono stati i consiglieri Saracino e Botteon, convinti che questo provvedimento peggiori le cose e contrari a votare qualcosa di vincolante per il territorio su cui non hanno avuto voce in capitolo. La delibera è passata quindi con 14 voti favorevoli su 16.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
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