Nel corso del consiglio comunale di ieri sera il presidente dell’assemblea Paolo Santantonio ha comunicato la fine delle querelle a colpi di carte bollate tra la dirigente della pianificazione territoriale Wanda Antoniazzi e lo stesso Santantonio.
Non c’erano gli estremi per la querela presentata dalla dirigente nei confronti di Santantonio e lo scorso 2 settembre il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Treviso Pierluigi Zuliani, su richiesta del Pm Daniela Brunetti, ha disposto l’archiviazione della querela.
Tutto era nato dopo l’intervento dell’allora consigliere di minoranza nel consiglio comunale del 4 giugno 2018 quando, tra l’una e le tre di notte, si discusse una proposta di delibera sull’area ex Carnielli.
“In quella seduta – ha detto Santantonio – effettuavo valutazioni politiche su aspetti della gestione urbanistica cittadina che risultavano sgradite alla signora Antoniazzi che successivamente presentava “denuncia-querela nei confronti del signor Paolo Santantonio, consigliere comunale di Vittorio Veneto, per il reato di diffamazione, chiedendo la relativa azione penale e riservandosi di costituirsi parte civile”.
Ma è arrivata la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica nella quale si legge che “gli elementi rilevabili dalla querela depongono per la sua infondatezza… Le critiche esplicitate dal consigliere Santantonio nel corso della seduta del 4 giugno 2018 e aventi ad oggetto l’operato della amministrazione comunale non oltrepassano i limiti individuati dalla suprema Corte di Cassazione in relazione al reato di diffamazione.
Nel caso di specie il Santantonio, nei limiti che la giurisprudenza impone, esercita legittimamente un diritto di critica e pertanto la sua condotta non ha oltrepassato la soglia della rilevanza penale e di conseguenza non è rilevabile alcun reato”.
“Se le valutazioni che si fanno in quest’aula non piacciono a qualcuno che ha – o ha avuto – impiego di altissima qualifica funzionale negli uffici comunali, è problema che non mi preoccupa. Mi preoccupa invece dire e fare in quest’aula quanto in coscienza ritengo utile per la mia città e i miei concittadini”, ha concluso Santantonio.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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