Vittorio Veneto, automobilista condannata a 6 mesi di reclusione con rito abbreviato per l’incidente che costò la vita al 69enne Livio Tonon

Sei mesi di condanna con rito abbreviato per la giovane automobilista tarzese che la sera del 26 gennaio 2018 travolse in via della Vallata a Vittorio Veneto il 69enne Livio Tonon, che perse la vita.

Questa la sentenza emessa ieri, al termine del processo di primo grado, nei confronti di Noemi Pilat, studentessa 24enne di Tarzo e campionessa di mountain bike che, difesa dall’avvocato Stefano Trubian, era imputata di omicidio stradale.

Il gip Gianluigi Zulian ha concesso le attenuanti generiche, oltre allo sconto di un terzo della pena per la scelta del rito alternativo.

Una pena lieve che avrebbe riconosciuto un concorso di colpa alla vittima. Ma la difesa, che ha sempre sostenuto la non responsabilità dell’automobilista nel sinistro, è pronta, una volta lette le motivazioni, a ricorrere in appello.

Quella sera di gennaio Livio Tonon, secondo quanto ricostruito nel processo, stava attraversando a piedi la strada nei pressi della chiesa di Longhere quando venne travolto dalla Ford Fiesta condotta da Noemi Pilat, che viaggiava in direzione di Revine Lago.

La 22enne tentò di frenare ma non riuscì a evitare l’impatto in seguito al quale il 69enne venne sbalzato prima sul cofano dell’auto e poi sull’asfalto. L’uomo morì praticamente sul colpo.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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