In Piazza del Popolo, a Vittorio Veneto, la città dove un secolo fa si è ufficialmente concluso il conflitto più sanguinoso mai avvenuto nel nostro territorio, questa mattina, è stato celebrato il 101esimo anniversario della Fine della Grande Guerra e la concomitante ricorrenza della Festa delle Forze Armate.
In presenza delle autorità civili, militari e religiose, oltre ad alcuni sindaci dell’Alta Marca Trevigiana, il sindaco della città Antonio Miatto e il generale Carlo Lamanna, comandante della Divisione Vittorio Veneto, hanno parlato a un vasto pubblico, composto anche da un nutrito numero di studenti, rimarcando l’importanza del legame tra la città di Vittorio Veneto e le Forze Armate.
“La memoria della Grande Guerra è uno dei segni distintivi della città. Sia il legame con la storia sia quello nei confronti dell’esercito vengono percepiti come essenziali dai cittadini di Vittorio Veneto anche per conoscere a fondo le proprie radici” dichiara il sindaco Miatto.
Nel corso dell’evento è stato celebrato non soltanto il passato, ricordando i caduti con un minuto di silenzio collettivo e la deposizione di una corona d’alloro al monumento presente in piazza, ma anche l’impegno quotidiano delle Forze Armate nel mantenere l’ordine all’interno del Paese e la pace fuori dai confini nazionali.
A questo proposito, sono stati premiati, in occasione dell’iniziativa dal nome “Vittorio Veneto Città della Vittoria”, il già Croce di Bronzo sergente Matteo Tavian, in forza al 7° Reggimento alpini di Belluno ma originario di Cordignano, che ha saputo ristabilire le misure di sicurezza in una situazione critica fuori dai confini nazionali, in Somalia, dove faceva parte di un convoglio colpito da un attacco terroristico e, per la sezione del premio riservata alle operazioni di controllo della criminalità “Strade Sicure”, il primo caporal maggiore Stefano Predraneschi, effettivo al Reggimento Lagunari “Serenissima” di Venezia, dopo il suo salvataggio di un turista colto da un grave malore.
Un evento, quello di ieri, che sottolinea e ricorda il forte legame tra una città e la storia che l’ha resa ciò che è oggi, una celebrazione che ha prima di tutto l’obiettivo di rimarcare l’importanza delle Forze Armate anche in tempo di pace.
(Fonte: Luca Vecellio © Qdpnews.it).
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