Vittorio Veneto, chiude dopo 50 anni “Giorni Lieti”: era il paradiso dei confetti e delle bomboniere della città

Tutti i vittoriesi, almeno una volta nella vita si sono fermati davanti alla sua vetrina, molti sono entrati in più occasioni.

Ora ci sono a disposizione solo pochi giorni per gustare le ultime vetrine di “Giorni Lieti”: lo storico negozio di confetti e bomboniere in viale della Vittoria vicino all’ex Hotel Terme, vero punto di riferimento per matrimoni e anniversari, chiuderà per sempre e abbasserà le serrande.

“Giorni Lieti” era una delle attività commerciali storiche della città: il negozio lo aprì Rita Uliana il 7 gennaio 1970 e sempre lei, con il suo sorriso e la professionalità artigianale ha saputo soddisfare migliaia di coppie vittoriesi. Il 30 giugno prossimo lo chiuderà, per andare a godersi il meritato riposo dopo 50 anni e passa di lavoro.


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Lei, sempre da sola, umile e simpatica, senza conoscere riposi o malattie, salvo i 15 giorni di ferie o i pochi giorni necessari per dare alla luce i due figli, è sempre stata una presenza costante dietro quel bancone. Una vera icona del commercio cittadino, apprezzata dai colleghi e da tutta la comunità.

Una “macchina da guerra” per realizzare i prodotti che poi allietavano le tavolate dei matrimoni, dei battesimi e tutti i sacramenti comandati e anniversari per i quali il confetto, di qualsiasi colore, la bomboniera originale o classica erano d’obbligo.

E le vetrine di “Giorni Lieti” per decenni sono state ammirate e invidiate: non si contano i premi e i primi posti nei concorsi cittadini di vetrine oppure delle “Vetrine in rosa” quando arrivava in città il Giro d’Italia. Sul podio c’era sempre la signora Rita.

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Ma come tutte le belle storie anche questa ha una fine: non ci saranno passaggi di mano, non ci saranno altri Giorni Lieti. Chiude davvero un’epoca e la comunità e i colleghi si stringeranno attorno a Rita per augurarle ora il meritato riposo: 50 anni in prima linea nel commercio cittadino possono davvero bastare.

“Ha visto passare e crescere le famiglie della città – ricordano i due figli di Rita -, dal matrimonio della madre a quello delle figlie e nel mezzo i battesimi, le comunioni, le cresime e gli anniversari di matrimonio. Aveva davvero la mano, l’inventiva e l’iniziativa per rendere indimenticabili quelle occasioni con le sue realizzazioni”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: per gentile concessione di “Giorni Lieti”).
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