Vittorio Veneto, chiuso il cinema multisala Verdi: “Bollette troppo care e non c’è terreno fertile”

A un quarto di secolo dall’apertura, è già iniziato il restyling del cinema multisala Verdi di Ceneda

Già nei primi anni duemila aveva rischiato la chiusura, poi nel 2008 arrivò Cinemotion da Rovereto e la novità del Multisala con cospicui investimenti che lo trasformarono radicalmente, ma ora il Cinema multisala Verdi (nella foto) è arrivato al capolinea. Nel senso che scaduto il contratto d’affitto con la proprietà, la società Furlan di Mestre, questo non è stato rinnovato.

Da domenica scorsa porte chiuse. E la città è rimasta senza cinema. Tra le motivazioni la necessità d’investire in altri siti, pare verso San Donà, che risponderebbero meglio alle esigenze di una attività culturale e ricreativa.

“Una perdita per Vittorio Veneto – commentato il presidente dell’Ascom Michele Paludetti – anche perché non si sapeva nulla. D’altra parte è un’attività imprenditoriale, ma ultimamente probabilmente c’erano delle difficoltà, comuni a questo tipo di cinema, almeno a sentire chi frequentava il multisala. Certo che dispiace perché a rimetterci è sempre la città”.

Anche in amministrazione comunale la notizia della chiusura ha colto di sorpresa. L’assessore alle attività produttive Giovanni Napol manifesta il disappunto: “Nessuna comunicazione ci è giunta – ammette Napol – ma al di là di tutto dispiace perché sappiamo che è difficile tenere in piedi attività di tipo culturali, visto che ora ci sono molte alternative, ma se ne poteva parlare. E’ un peccato, probabilmente ci sono costi di gestione importanti a cui magari non corrispondevano sufficienti entrate”.

Cinemotion però funziona piuttosto bene in altre realtà venete, come a Valdagno, oltre che in Trentino. “Il problema è Vittorio Veneto, che non offre molto, – sospira Walter Giacomazzi, l’amministratore di Cinemotion -. L’imprenditore fa crescere la sua azienda dove c’è terreno fertile, è un dovere: ma se la bolletta Savno è quattro volte gli altri comuni, se la bolletta dell’acqua è di migliaia di euro, senza consumare acqua, allora dico che così non si aiutano le aziende. La Savno, anzi, ci ha detto di lasciare puliti i contenitori sennò ci fanno la multa. Qui è davvero il terreno che sta franando. E non abbiamo avuto rapporti istituzionali di alcun tipo”.

(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Facebook, cinema Verdi).
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