Manca poco meno di una settimana al raduno triveneto del Centenario e la città è quasi pronta per accogliere gli innumerevoli alpini che si presenteranno per la sfilata di domenica 17 giugno.
Si stima che potrebbero sopraggiungere dai 20 ai 25mila alpini, massimo 30mila, mentre le presenze in totale potrebbero arrivare anche a 100mila.
“Vogliamo rendere onore e gloria ai nostri avi, coloro che hanno lottato per la pace: è da qui che è nata l’Italia così come la conosciamo ora”, dichiara Francesco Introvigne, presidente del comitato organizzatore del Raduno triveneto alpino, durante la conferenza tenutasi stamane, sabato 9 giugno, nella sala consiliare del municipio di Vittorio Veneto.
Si inizierà venerdì 15 giugno con l’alzabandiera in piazza del Popolo alle ore 10, rituale che accompagnerà ogni inizio giornata fino a domenica.
Importanti saranno le pose della cosiddetta “pietra della memoria” ai vari monumenti ai caduti della zona, da Miane, a Cordignano, Cappella Maggiore e la partenza della “Fiaccola della memoria” a Miane, che arriverà verso le 19.45 in piazza del Popolo a Vittorio Veneto, dove sarà accesa insieme allo scoprimento dell’ultima pietra della memoria.
“Vogliamo che tutti i caduti vengano ricordati con questa pietra davanti ai monumenti che li commemorano”, spiega il presidente Introvigne.
Sabato 16 giugno dal bosco delle “penne mozze” a Cison di Valmarino, verso le 11, partirà la Lampada votiva o della pace, simbolo del sacrificio in battaglia di tanti giovani, portata in spalla e scortata da una quarantina di alpini del gruppo giovani che si alterneranno in gruppi da otto persone, e arriverà a Vittorio Veneto verso le 14.30, posata poi nella cattedrale di Ceneda fino a fine raduno, sfilando domenica mattina con la sezione di Vicenza.
Durante la conferenza è stata mostrata la lampada della pace stilizzata, opera di Fabrizio Fava, e stampata in 3D dal Fab Lab di Vittorio Veneto.
Dalle 9 alle 12 nel giardino di casa San Raffaele Arcangelo a Vittorio Veneto, si potrà visitare una mostra sulle Salmerie e incontrare così i muli, tra cui Iroso, ultimo mulo militare, nato nel 1979, la cui presenza in sfilata dipenderà dal parere del veterinario, considerata l’età dell’animale.
Alle ore 15 verrà conferita la cittadinanza onoraria all’associazione Nazionale alpini nell’aula civica del museo della Battaglia, come è stato deciso all’unanimità dal consiglio comunale vittoriese.
L’ammassamento degli alpini inizierà per le 8.45 tra via Rizzera, via Garibaldi e via Galilei, mentre la sfilata marcerà alle 9.30 verso via Divisione Nino Nanetti, viale della Vittoria, viale Cavour e via Petrarca, per poi sciogliersi in via Virgilio. Alle 11 anche i muli parteciperanno alla sfilata nel luogo destinato all’ammassamento.
Al termine, stimato per le 13, ci sarà il passaggio della stecca alla sezione Carnica, che prenderà il testimone per organizzare nel 2019 il raduno triveneto a Tolmezzo.
Successivamente, con l’ammainabandiera e lo spegnimento della “fiamma del ricordo”, il raduno sarà concluso. “Sono preoccupato. – ammette il presidente Introvigne – L’emozione arriverà di sicuro in questi tre giorni. Io la vedo più come un pellegrinaggio questa sfilata”.
Per garantire la sicurezza sono previsti 300 volontari della sezione alpini per domenica, cento per sabato e cinquanta per venerdì, 130 volontari di protezione civile e una sorveglianza notturna che si affianca alle forze dell’ordine locali, da giovedì a domenica, per controllare gazebi, tribune e capannoni.
“La città è pronta ad accogliere festosamente gli alpini in massima sicurezza per chi arriva e naturalmente per i cittadini”, dichiara il sindaco Roberto Tonon.
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(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
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