La definisce una nomina inaspettata ma chi lo conosce sa che quel ruolo gli calzerà a pennello.
Il vittoriese Claudio Bertorelli, ideatore del celebre festival “Comodamente”, che per sette anni ha animato culturalmente Vittorio Veneto, è stato nominato ieri, giovedì 8 aprile, presidente della fondazione Mazzotti di Treviso.
“Un onore innanzitutto” commenta il paesaggista urbano e fondatore di Centro Studi Usine e di Aspro Studio che vanta nel suo curriculum incarichi e consulenze alla fondazione Fabbri, al Mibact e alla Regione Veneto.
“Questa nomina mi giunta inaspettata ed è graditissima – aggiunge -. È stato nominato un cda di rilievo per prendere la fondazione e portarla là dove Mazzotti voleva, cioè intrepretare il futuro, prendere il passato e condurlo nel futuro”.
Nella fondazione, nata nel 1986 su iniziativa degli eredi del noto studioso trevigiano, oltre agli eredi operano il comune di Treviso, la provincia di Treviso e la Camera di Commercio di Treviso.
Ha come scopo la gestione dei fondi bibliografici e documentali ereditati da Giuseppe Mazzotti e il proseguimento della sua opera a vantaggio del patrimonio storico, artistico e demoetnoantropologico del Veneto.
La fondazione gestisce e mette a disposizione del pubblico un lascito di oltre 13.000 volumi, ai quali si aggiungono le raccolte di periodici e l’archivio personale di Giuseppe Mazzotti con la straordinaria fototeca che raccoglie una documentazione unica sul territorio e sulle Ville Venete, ricca di oltre 120.000 immagini.
“C’è molto da fare – sottolinea Bertorelli – e i temi del paesaggio sono i miei temi. Oggi molti hanno un’idea di paesaggio come sinonimo di ambiente e di territorio. E come prima azione dobbiamo fare chiarezza, offrendo un vocabolario. Il compito della fondazione sarà anche quello di uscire da circuiti locali e territoriali, lavorando su reti lunghe”.
Già la prossima settimana è stata convocata la prima seduta del neonato cda (nella foto) composto da Fabrizio Renzi, Emma Sdegno, Marco Tonon, Andrea Cagnin e Anna Mazzotti Pugliese.
Bertorelli, che oggi vive e lavora a Vicenza, rimane sempre legato alla “sua” Vittorio Veneto. Qui anni fa ha acquistato la vecchia chiesetta, poi asilo, di via Calcada.
“Vittorio Veneto è la mia città – sottolinea –. E qui, nella chiesetta acquistata, vorrei realizzare il mio presidio culturale che conta 5mila volumi, uno spazio aperto ai cittadini”. E quanto ad un ritorno di Comodamente, dice: “Se ci fosse un’amministrazione lungimirante e un gruppo di giovani che volessero attuarlo, perché no?”.
(Foto: Facebook).
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