Vittorio Veneto, sfratto al Collettivo teatrale, Dus: “Zittiscono la cultura”, Miatto: “Convenzione scaduta da 4 anni”

Attacco frontale di Marco Dus, capogruppo del Pd in consiglio comunale dopo che l’amministrazione ha sfrattato il Collettivo di Ricerca Teatrale di Carlo De Poi dalla sua sede nelle ex scuole elementari di Savassa: “La Giunta vuole zittire la cultura – tuona Dus – dopo l’aumento dell’Imu, un altro metodo intimidatorio contro i deboli per educare tutti quelli che hanno un pensiero libero. Ha infatti inoltrato una lettera di sfratto con decorrenza a Gennaio 2020 al Collettivo di Ricerca Teatrale diretto da Carlo De Poi, che da quarant’anni lavorava in città e aveva sede presso le ex scuole elementari di Savassa”.

La convenzione – prosegue Dus – era scaduta e per motivi burocratici non era stata ancora rinnovata, ma il collettivo non era mai stato sfrattato nè da Da Re nè da Tonon. Ora freddo telegramma per dire che loro lì non sono più graditi”.

Per Dus potrebbe essere il prologo anche dell’allontanamento dell’associazione Fenderl : “Un film già visto e su questo la Lega è sempre stata coerente. Nulla di nuovo per un partito abituato da sempre nel temere la cultura libera e chi si esprime senza essere teleguidato. E così, dopo la chiusura del Piccolo Teatro Dante, un’altra realtà vittoriese che si occupava di cultura è costretta ad andarsene”.

Non è d’accordo con questa visione il sindaco Antonio Miatto, che respinge ogni accusa di voler zittire la cultura: “Non è solo De Poi, o il Collettivo a fare cultura – afferma – e poi nessuno dice che la convenzione era scaduta da 4 anni. Potevano rinnovarla prima, quando c’era Tonon, e lì alle ex scuole di Savassa c’è la fila di associazioni che attende di entrare.”

Al nostro sopralluogo – accusa Miatto – tutto era in disordine, la lettera è stata una cortesia da parte nostra. Era il classico caso del detto “roba del comun roba de nessun” e invece è di tutti, e bisogna avere cura della roba di tutti. Esempi ce ne sono molti in città, ed è ora di finire con questo andazzo dove la cultura c’entra poco”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: web).
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