La notizia è di quelle che fanno tremare i polsi in senso positivo, e potrà dare davvero un impulso economico storico per la città. Le buone notizie per i dipendenti della Iveco Defance di Vittorio Veneto, sono arrivate infatti oggi dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello della Difesa con la mega commessa militare appena assegnata alla società, parte della quale per un valore di 2 miliardi e duecento milioni di valore finalizzata a costruire 156 VBM 8×8 – Veicolo Blindato Medio (blindato freccia), un quattro assi per trasporto truppe multi ruolo, e 64 Blindocentauro (nella foto) di seconda generazione, avranno ricadute positive sulla stabilimento vittoriese. Lo storico stabilimento di San Giacomo, ex Sicca, farà come sempre la parte della scocca blindata delle due tipologie di blindati, mentre i mezzi blindati saranno completati nello stabilimento di Bolzano.
I primi lavori sono già avviati e questo ha permesso di concludere anzitempo la lunga fase di frenata che aveva visto l’uso sia della cassa integrazione, sia delle trasferte degli operai vittoriesi nello stabilimento Iveco a Suzzara. Trasferte tra l’altro ben pagate con un extra di 120 euro giorno. La piena ripresa della attività è prevista per settembre, con il rientro di tutti i lavoratori e via, via che sarà implementata la commessa sono previste nuove assunzioni. Da fonti sindacali si parla di 50 o 60 assunzioni, in particolare cercheranno saldatori specializzati.
Intanto oggi lo sciopero generale è pienamente riuscito nelle grandi fabbriche mettalmecceniche della Sinistra Piave con adesioni vicine al 100% tra operai nel gruppo Zoppas, all’Electrolux, all’Iveco e in tante altre fabbriche del territorio. Tre i pullman di operai metalmeccanici partiti dalla provincia di Treviso e organizzati da Fim Fiom Uilm più un pullman organizzato dalle Rsu dall’Electrolux. “Una adesione alla manifestazione sotto le aspettative, – ha commentato un sindacalista – che pur facendo emergere tutte le difficoltà sindacali del momento, segna però la ripresa delle lotte dei metalmeccanici per spingere Governo e imprese a maggiori investimenti, meno precarietà, migliori condizioni di sicurezza e lavoro oltre a chiedere un cambio di passo sull’aumento dei salariali”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Wikipedia).
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