È stata una cerimonia che ha commosso molti presenti quella tenutasi stamattina, sabato 26 maggio, nell’aula civica del museo della Battaglia di Vittorio Veneto. È stata infatti consegnata dal sindaco Roberto Tonon e dal presidente del consiglio comunale Silvano Tocchet la cittadinanza onoraria di Vittorio Veneto alla brigata meccanizzata “Sassari”, al quinto reggimento di fanteria “Aosta”, al nono reggimento di fanteria “Bari” e all’ottantaduesimo reggimento di fanteria “Torino”.
Alla cerimonia era presente il consiglio comunale vittoriese, alcuni sindaci del territorio, il presidente della provincia di Treviso Stefano Marcon, il consigliere del Veneto Pietro Dalla Libera, l’europarlamentare Giancarlo Scottà, il presidente nazionale dell’arma di fanteria Gianni Stucchi (nella foto sopra), il generale e comandante del comando forze operative nord sito a Padova Paolo Serra e il presidente della fanteria di Vittorio Veneto Lorenzo Cadeddu.
Nel suo discorso di apertura il primo cittadino, oltre a elogiare le forze dell’ordine italiane perché contribuiscono al prestigio, al mantenimento della pace e alla salvaguardia della sicurezza interna, riprende il motto della brigata meccanizzata “Sassari”, “forza paris”, che significa “forza insieme”: “Quale più bel insegnamento ne potremmo trarre oggi? Solo uniti, perché consapevoli delle rispettive differenze, possiamo fare il bene delle nostre comunità. La speranza è che la cerimonia di oggi sia solo l’inizio di un legame più intenso tra noi. I nostri nuovi cittadini onorari siano da oggi ambasciatori di Vittorio Veneto, della sua storia, delle sue bellezze e delle sue particolarità in Italia e nel mondo”.
“Posso solo dire grazie, grazie per quello che fate, grazie per chi siete, grazie per rappresentare ai massimi livelli il nostro amore nazionale – dichiara il presidente nazionale Gianni Stucchi – Viva le forze armate, viva la fanteria e viva l’Italia”. Alto è stato lo spirito patriottico tra le file dei fanti e a seguito della consegna del diploma di cittadinanza onoraria ai rappresentanti delle brigate, un commosso colonnello Cadeddu ha riassunto così la mattinata: “La storia della fanteria è la storia d’Italia”.
(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
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