Sarà la notte dei fuochi domani anche a Vittorio Veneto, secondo la tradizione che vuole bruciare le cataste con la “vecia” dell’anno trascorso per avere indicazioni propiziatorie per l’annata nuova in agricoltura. E con gli auspici “pagani” anche il chiarore, entrando nella tradizione cristiana, per guidare i Re magi verso la grotta.
Comunque saranno undici i falò per i quali l’amministrazione comunale ha rilasciato proprio in giornata le autorizzazioni, perché dotati di tutti gli accorgimenti secondo le normative di sicurezza.
Allora ecco le indicazioni per chi vorrà assistere e gustare insiome allo spettacolo anche la pinza e il vin brulè: i Panevin vittoriesi , quelli che da molti anni rappresentano ormai in pianta stabile questa tradizione, saranno allora accesi a Longhere, a Costa, Borgo Simoi, via Col di Lana, via Vinera con la Lilt (nella foto), via dei Furlani, Carpesica, Borgo Posoccon, San Giacomo, Forcal e San Lorenzo.
Altri non saranno ammessi e si rischiano sanzioni per accensione di panevin “casalinghi” senza rispetto delle normative.
Nell’autorizzazione l’amministrazione comunale fa esplicito riferimento al fatto che per salvaguardare la qualità dell’aria, sono ammessi un massimo di undici eventi sul territorio, con priorità per quelli storici organizzati da associazioni e parrocchie, che hanno presentato opportuno piano di sicurezza.
Tra queste anche l’utilizzo esclusivo di legno vergine, con esclusione di altri tipi di rifiuto solido. Per l’accensione non dovranno essere utilizzati liquidi infiammabili, e c’è per tutti il divieto di sparare mortaretti o materiale incendiario e da scoppio similare.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: Lilt).
#Qdpnews.it