Vittorio Veneto, domani torna il consiglio comunale. In primo piano siti militari dismessi, area Borca e ciclovia del Meschio

Aree militari dismesse, ciclovia del Meschio, ampliamento della cantina di Conegliano e Vittorio Veneto e riqualificazione dell’area ex case Borca: sono alcuni dei temi al centro del consiglio comunale convocato dal presidente Paolo Santantonio per martedì 14 settembre alle 19 in sala consiliare, con possibilità per il pubblico di presenziare alla seduta previa prenotazione telefonica allo 0438-569253 entro le ore 12.00 di oggi lunedì.

La seduta proseguirà al massimo fino a mezzanotte per poi essere rinviata, in caso di discussione ancora aperta, al giorno dopo con appello alle 19.

In apertura dei lavori ci sarà l’interrogazione del consigliere leghista Roberto Parrella sulla mancata partecipazione da parte della precedente amministrazione comunale al ricorso al Consiglio di Stato contro l’attuazione del fondo di solidarietà voluto dal Governo. Quindi, il consiglio sarà chiamato a ratificare l’accordo di programma in variante urbanistica delle aree militari dismesse presenti in città.

“Andremo a ratificare – spiega il sindaco Antonio Miatto – quanto intervenuto ad oggi. Questo è l’ultimo passaggio che ci viene richiesto di fare. A questa ratifica da parte nostra non seguirà nient’altro. Rimarremo poi in attesa del timbro finale dell’Avvocatura dello Stato con il quale si potrà andare dal notaio per la cessione dei beni”.

Al Comune saranno assegnati l’ex aerocampo di San Giacomo e buona parte dell’ex caserma Gotti. Allo Stato andrà la caserma dei Carabinieri di via Boni.

Si parlerà poi dell’intervento di riqualificazione dell’area Borca tra Serravalle e Sant’Andrea, quindi dell’atto preliminare d’intesa per la promozione della “Ciclovia del Meschio”.

Chiuderà i lavori il parere che il consiglio comunale è chiamato a dare sul progetto di ampliamento della cantina di Conegliano e Vittorio Veneto a San Giacomo di Veglia. “La cantina aveva acquisito a suo tempo delle case lungo la strada che non servivano e le aveva eliminate, conservando il diritto su quei metri cubi. Ora, sfruttando quei metri cubi, ha deciso di procedere con un ampliamento finalizzato alle sue lavorazioni” conclude Miatto.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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