Vittorio Veneto, consiglio comunale rinviato a data da destinarsi per prevenire problemi da Covid 19, decide il ministero

Si blocca tutto, anche il consiglio comunale. A Vittorio Veneto il primo consiglio comunale a porte chiuse ha potuto svolgersi, ma per il secondo che doveva svolgersi questa sera alle 19, è arrivato ieri pomeriggio il “niet” ministeriale che ha dato ragione ai gruppi di opposizione che avevano chiesto a gran voce il rinvio.

Una richiesta contro il volere dell’amministrazione, mentre anche in maggioranza qualcuno aveva dei dubbi, alla luce del fatto che si stanno invitando i cittadini a rimanere a casa.

Comunque la disposizione del ministero è arrivata tra l’altro mentre a Pieve di Soligo, e probabilmente in altri comuni, si stava svolgendo l’assemblea comunale a porte chiuse.

Non è bastata l’assicurazione delle riprese televisive, che da anni si tiene normalmente, per convincere la minoranza, anche perché per motivi di sicurezza era già stata rinviata lunedì scorso una commissione.

A tagliare la testa al toro la direttiva 2/20 del ministro Fabiana Dadone, che con le indicazioni in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid 19, nelle pubbliche amministrazioni, ha disposto il rinvio a data da destinarsi. Accolta con favore dai gruppi consiliari di opposizione.

Il 10 marzo tutti noi consiglieri comunali di minoranza (Balliana, De Bastiani, De Nardi, De Antoni, Dus e Tonon) – spiega Marco Dus, capogruppo del Pd –  abbiamo inviato una richiesta di rinvio del consiglio comunale facendo presente che in queste condizioni, appariva completamente incomprensibile tenuto conto che tecnici ed esperti continuano ad invitare la popolazione a non muoversi da casa e a ridurre al minimo le occasioni di contatto con altre persone per arrestare la diffusione del virus”.

Riteniamo che sia un dovere di tutti – afferma – dare il proprio contributo per ridurre il rischio di diffusione del contagio e preservare le scarse risorse disponibili di un Sistema Sanitario comunque sotto grande pressione. Anche il consiglio comunale potrebbe, con un rinvio, contribuire a attenuare il rischio di contagio ed attestare la vicinanza e la solidarietà ai residenti nella nostra città, già così duramente colpiti dalle misure di emergenza emanate a causa del corona virus”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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