Vittorio Veneto, 18 posti di terapia intensiva per emergenza Coronavirus, Costa verso la riconversione per Covid-19

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Sarà dunque l’ospedale di Vittorio Veneto uno dei due ospedale Covid Hospital, sono stati denominati così, come annunciato dal governatore del Veneto, Luca Zaia.

Nella preoccupazione del caso, perché sarebbe utilizzato nel caso i contagi continuassero a moltiplicarsi, c’è una notizia buona: da zero posti di terapia intensiva passerebbe a 18.

A Vittorio l’ospedale sarà dunque in caso di necessità, vale la pena ribadirlo, totalmente dedicato all’accoglienza dei pazienti contagiati dal coronavirus.

I casi meno gravi e l’attività ordinaria degli altri reparti a bassa intensità saranno dirottati al Guicciardini di Valdobbiadene, che sarà pronto  a giorni con oltre 140 nuovi posti letto.

Oltre ai 18 posti di terapia intensiva saranno aggiunti anche 20 posti in pneumologia semi intensiva, e 200 come reparto di Malattie infettive. Insomma se la situazione precipiterà di fatto l’intero ospedale vittoriese sarà riconvertito.

Quello della terapia intensiva a Vittorio Veneto è un dibattito che da anni anima la città, almeno dal 2013 quando ci fu la raccolta di 15 mila firme per attivare il servizio, che ora è stato messo nella programmazione regionale, ma che non trova avvio per la mancanza di operatori.

Tuttavia rimane alta la sollecitazione del Comitato popolare “Sanità Alta Marca” che sulla prossima eventuale riconversione e l’altrettanto probabile arrivo dei posti di terapia intensiva non ha ancora espresso un parere. C’è comunque del scetticismo sull’orientamento delle nuove scelte.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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