Vittorio Veneto, domani alle 12 campane a festa contro il nucleare: la Diocesi raccoglie fondi per i profughi in Bosnia

La diocesi di Vittorio Veneto, tramite Caritas diocesana e Ufficio missionario, apre una raccolta fondi in favore dei migranti di Lipa (Bosnia): legna, coperte, thè caldo, abbigliamento invernale.

Sarebbe il necessario per i migranti che da settimane vivono all’addiaccio nella zona di Lipa, diocesi di Banja Luka, in Bosnia.

Si tratta di una zona montuosa, dove in questo periodo nevica abbondantemente dove i migranti sono privi di tutto e non hanno neppure scarponi adatti alle condizioni metereologiche estreme.

La Caritas diocesana di Vittorio Veneto, che già collabora con la diocesi di Banja Luka, ha deciso di mobilitarsi per raccogliere fondi a favore della Caritas Bosnia impegnata a prestare soccorso ai migranti.

A seconda delle possibilità di ciascuno, vi sono varie forme di supporto: 10 euro pari acquisto di una coperta e di un thè caldo.

20 euro valgono l’acquisto di un paio di scarpe invernali e di un tè caldo; 30 euro per acquisto di un kit invernale (giacca a vento, guanti e sciarpa) e di un tè caldo; 70 euro per l’ acquisto di un bancale di legna da riscaldamento.

Fino ai 1.000 euro per un mese di servizio di Lavanderia sociale per migranti e 5.000 euro per un mese di servizio di un Social Cafè per i migranti. Le donazioni vanno fatte a:Caritas diocesana Vittorio Veneto, Banca della Marca – agenzia di San Giacomo di Veglia IBAN: IT 61 Q 07084 62190 012001320740, causale: Emergenza umanitaria Bosnia e Erzegovina. Oppure alla Diocesi di Vittorio Veneto – Ufficio missionario IBAN: IT 71 X 08946 21900 07000008534 con la stessa causale.

Intanto domani venerdì 22 gennaio alle 12 in punto, le campane della Cattedrale di Vittorio Veneto suonano a festa, in modo prolungato, per segnalare l’entrata in vigore del Trattato internazionale per la proibizione delle armi nucleari (Tpan).

L’accordo, promosso dall’Onu il 20 settembre 2017 e sottoscritto da 50 Stati, entrerà infatti in vigore proprio il 22 gennaio 2021. Suoneranno le campane anche se l’Italia non è tra i Paesi firmatari del trattato. Ma vi è un invito in questi mesi al Governo italiano a rivedere la propria posizione e ad accettare di firmare il Trattato.

Proprio sul tema del disarmo nucleare, infatti, stanno ruotando le iniziative del calendario di eventi “Passi di pace”, organizzato in modo coordinato dalle diocesi di Vittorio Veneto, Belluno-Feltre, Concordia-Pordenone, Padova, Trento, Treviso, Vicenza.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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