Vittorio Veneto, domani il Pd esce allo scoperto. Lega Nord in attesa, avversari nell’incertezza

Mentre per domani, sabato 23 febbraio, è atteso l’annuncio del Pd che dovrebbe ufficializzare il candidato sindaco – e il nome che corre sulla bocca di tutti è quello del giovane Marco Dus, attuale capogruppo di maggioranza – e aprire così la corsa alle prossime amministrative, sul fronte delle liste civiche, di area centro-destra e centro-sinistra , o “incolori”, di natura prettamente programmatica, siamo ancora in alto mare. C’è un mare di contatti, questo si, ma nessuno ancora azzarda la mossa. A parte mettere in campo la disponibilità, come l’architetto Mario Da Re, o Michele Toffoli (nella foto) per Forza Vittorio. Mentre la Lega si presenterà con le forze in campo sabato prossimo, 2 marzo.

Proprio con Toffoli un esame della situazione alla vigilia dell’annuncio dell’attuale gruppo di maggioranza: “Noi stiamo parlando da tempo con tutti, movimenti e anche partiti politici, attraverso alcuni emissari, ma non c’è nulla di concreto – afferma – Vedo ancora molta confusione, tutti stanno coperti, forse perché i due maggiori contendenti Pd e Lega sono stati defilati. La gente è un po’ stanca e non stanno vivendo le loro migliori stagioni. Se il Pd ha già risolto il problema, e sta anche facendo qualche opera a pochi mesi dalle urne, come sempre vuole il vecchio metodo della politica, altri ancora no”.

E gli altri, come si stanno allora muovendo?: “Si parla, ma ci sono troppi personalismi. Tutti vogliono il bene della città, ma nessuno si sacrifica per il bene della città. Io ho lanciato una provocazione e un appello di chiamata a raccolta, e ci sono, ma vedo che fare squadra è difficile, non si riesce a trovare la quadra. Noi avremo le nostre due liste, Forza Vittorio e Vittorio Veneto in movimento, siamo aperti al dialogo senza pregiudiziali, abbiamo molti giovani e stiamo individuando le giuste personalità. E anche in area centrosinistra hanno gli stessi problemi. Se vogliamo fare squadra e cambiare bisogna spogliarsi delle proprie ideologie emettersi al servizio della città”.

“Io sono il primo a farlo se serve – continua – ma non vedo molta rispondenza, tutti stanno coperti. Non serve vedere per due mesi la propria fotografia, e poi sparire. Serve un progetto per la città, un programma che non venga disatteso come sempre. Noi ce l’abbiamo, quattro, cinque punti, non di più, ma ci vuole l’apporto di gente di buona volontà pronta a discuterli.”

I punti Toffoli se li tiene per sé: “A regalare idee c’è sempre tempo, dopo si potranno mettere a servizio della città. Ma dopo”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: Renato Vettorato).
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