Vittorio Veneto, dopo 10 anni riparte la mobilitazione contro la vendita di Villa Papadopoli, Fasan: “Solo critiche e nessuna proposta”

Il consiglio comunale ha deciso, troppo pochi i 5 milioni di euro di contributi per che potrebbero arrivare per  progetti di “ rigenerazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti”. E la vendita di Villa Papadopoli pare inevitabile.

Pare, perché la soluzione non è stata digerita dalla minoranza che attraverso Rinascita civica Partecipare Vittorio chiama a raccolta per una nuova mobilitazione, a distanza di 10 anni da quando si raccolsero 10 mila firme per i Luoghi del Cuore.

Certo da allora non si è fatto molto, poco o niente, da parte delle amministrazioni successive. Perché Villa Papadopoli e tutto il suo compendio è impegnativa, soprattutto a livello economico. Se è considerata un gioiello, se non altro non è stato punto lucidato, anzi.

Però non si danno per vinti una buona parte di vittoriesi, e lo conferma Alessandro De Bastiani (nella foto), consigliere comunale con un post in rete che sta diventando virale, dopo aver polemizzato non poco con l’assessore alla Cultura Antonella Uliana: “È il momento di ripartire con una mobilitazione che, come avvenne 10 anni fa, coinvolga tutti i cittadini che non sono disponibili a vedersi scippare da questa amministrazione un loro bene. Rinascita Civica e Partecipare Vittorio si faranno portavoce di questa battaglia di civiltà in nome dell’amore che i vittoriesi nutrono per la loro città, per la sua storia e per le sue bellezze”.

“Qui non si capisce che ci vogliono da 7 a 11 milioni di euro per metterla solo a posto – ribatte l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Fasan – e poi le spese correnti chi le paga? A essere cattivi invece di toglierla solo dai beni indisponibili, che era facile e mossa popolare, potevano fare loro quando governavano. Poi non hanno votato contro al progetto di rigenerazione in consiglio comunale. Si sono astenuti. E allora di che parliamo? Abbiamo messo i finanziamenti su opere realizzabili senza ulteriori esborsi da parte del Comune”.
  
Non è detto però che la soluzione di vendere abbia successo: “Però se con il recovery fund nel corso dei prossimi anni arrivasse qualche milione di euro – lascia aperta una porta Fasan -, si potranno cambiare le sorti di Vittorio Veneto a fronte di progetti di fattibilità in cui potrebbe rientrare anche Villa Papadopoli come cittadella della cultura. Che si proponga, si faccia avanti chi ha un progetto, sarà ascoltato. Ma non solo limitarsi alla critica, non si può essere sempre contro qualsiasi cosa”.  

(Foto: La tenda tv).
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