Vittorio Veneto, è una famigliola di merli la mascotte dell’ospedale di Costa. Hanno costruito il nido sulle scale accanto alla terapia intensiva

L’ospedale di Vittorio Veneto ha una nuova mascotte, anzi una nidiata di nuove mascotte, vale a dire una famigliola di merli che ha trovato casa su un ripiano delle scale dietro la terapia intensiva.

E’ avvenuto in pieno tempo di covid, quando l’ospedale vittoriese era destinato esclusivamente alla cura dei malati ricoverati per gli effetti della pandemia.


Mamma merla e il suo compagno hanno realizzato il nido non tra i rami dei numerosi alberi che costellano l’area verde del nosocomio, ma in una insenatura tra muri di cemento armato e tubazioni dell’ossigeno e gas medicinali, e le lamiere del tetto. Una location del tutto inconsueta, ma evidentemente adatta ai loro bisogni, da merli “2.0”.

Per nulla intimoriti dal passaggio, dalla frenesia operativa dell’ospedale, incuranti dei rumori e della curiosità dei dipendenti ospedalieri che si sono accorti della novità, proteggendo gelosamente l’attività degli uccelli, qualche settimana fa c’è stata la cova.

E da qualche giorno hanno fatto capolino anche i merlotti, due o tre, che sono tra l’altro già usciti dal nido.

E’ stata la seconda covata. La prima, con il nido più basso, probabilmente l’hanno fatta in esterno – osserva un dipendente dell’Ulss 2 – ma si vede che i merli probabilmente non temono il coronavirus, e hanno deciso di sistemarsi vicino alla terapia intensiva quasi ad esorcizzare la malattia e a far schiudere le uova con la nuova vita proprio nei giorni in cui l’ospedale è diventato covid free. Vediamolo come un segno di ripresa anche questo. Tutto l’ospedale ne parla”.

(Foto: per gentile concessione di un lettore).
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