Vittorio Veneto: frena, centra una buca con la bici e cade. Ora chiede 20mila euro di danni al Comune, che replica: “Non abbiamo colpe”

L’8 maggio 2020, in sella alla sua bici, E.C. stava percorrendo via Canova in direzione del cimitero di Ceneda quando venne sorpassato da un’auto che, frenando subito dopo, lo costrinse pure ad una brusca frenata.

Stando alla ricostruzione fornita dall’uomo, la ruota anteriore della sua bici finì in una profonda buca presente nel manto stradale e lui cadde rovinosamente a terra, riportando dei traumi per i quali fu necessario il ricovero in ospedale.

Ora E.C. chiede al Comune di Vittorio Veneto un risarcimento dei danni quantificato in 20.167,10 euro o altra somma che sarà decisa dal giudice. Per questo il legale dell’uomo ha fatto notificare in municipio l’atto di citazione davanti al Tribunale di Treviso “al fine di ottenere dal Comune di Vittorio Veneto il risarcimento dei danni subiti in conseguenza al sinistro verificatosi l’8 maggio 2020”.

A questa azione legale si è arrivati dopo che lo scorso dicembre il Comune aveva comunicato all’avvocato di E.C. l’intenzione di “non aderire alla richiesta di negoziazione assistita, non ravvisando responsabilità in capo all’ente come evidenziato dalla relazione tecnica sullo stato dei luoghi predisposta dall’ufficio reti infrastrutturali”.

La scorsa settimana, la giunta Miatto ha deliberato all’unanimità di costituirsi nel giudizio. L’azione legale sarà seguita dall’assicurazione dell’ente, senza al momento alcun onere a carico del bilancio comunale.

“Il Comune ritiene di non avere colpe e per questo – afferma Gianluca Posocco, vicesindaco con delega agli affari legali – abbiamo deciso di costituirci nel giudizio, un percorso che abbiamo prima condiviso con il nostro ufficio legale. Il giudice dirà chi ha ragione”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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