Teneva aperto un servizio al banco invece di limitarsi al servizio a domicilio, stangato un bar-ristorante vittoriese dalla Polizia locale, con la chiusura, per ora di 15 giorni, in attesa delle decisioni amministrative della Prefettura.
La violazione alle disposizioni era evidente, e visto che la Polizia locale nel corso della settimana ha battuto a tappeto i comuni di Vittorio Veneto, Tarzo e Revine Lago proprio per verificare che l’applicazione delle ordinanze governative e regionali fosse totale, non è sfuggito che il titolare serviva anche al bancone.
Oltre alla sanzione amministrativa per il pubblico esercizio è scattata anche la denuncia penale per la violazione dell’articolo 650, che inizia a diventare famigerato per chi contravviene alle restrizioni imposte. Ora dipenderà dall’autorità giudiziaria, puà andare da ammenda di 200 euro fino ad un mese di arresto mentre la sanzione amministrativa può andare da 15 giorni a tre mesi di chiusura dell’attività.
“Abbiamo controllato tutte le attività nel rispetto delle ordinanze in particolare esercizi pubblici e commerciali – dicono al comando di Polizia Locale – ora inizieremo anche a concentrarci sulle violazioni dell’ordinanza di ieri del sindaco, il divieto di frequentare parchi e pista ciclopedonale, e la presenza sulla strada senza la stretta necessità. Ci saranno controlli più stringenti, meglio avvisare e che i cittadini stiano a casa, che stiamo lavorando per i cittadini e la salute di tutti”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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