Vittorio Veneto, Giorgio Salvador lascia la presidenza del Cai: “Si trovi un presidente carico di entusiasmo”

Giunge alla fine il mandato di presidenza di Giorgio Salvador (nella foto) alla sezione del Cai Vittorio Veneto. E il “Giorgione”, come è conosciuto nell’ambiente, vuole lasciare le redini dell’attiva associazione vittoriese.

Mercoledì prossimo 16 settembre infatti è stata convocata alle 20,30 l’assemblea straordinaria generale dei soci Cai della sezione di Vittorio Veneto. Per garantire il distanziamento sociale e tutti i protocolli vigenti per queste attività, l’assemblea che si preannuncia nutrita nella partecipazione si svolgerà al nuovo teatro Palafenderl in via San Gottardo dietro la stazione ferroviaria ed ai piedi del Monte Altare in centro città nella verde area Fenderl.

“L’assemblea – spiega il presidente – è un momento importante per tutti i soci, ma quest’anno sarà straordinaria sia perché si svolge sei mesi dopo i normali termini istituzionali sia per i contenuti dello straordinario lavoro fatto dalla nostra sezione l’anno precedente. Il mio mandato da presidente sta terminando per cui ringrazio tutti i soci per i momenti di crescita e di riflessione, ma anche di gioia ed a volte tristezza, “Dicotomie della Vita Vissuta “.

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Nell’assemblea tra i punti all’ordine del giorno, oltre alla relazione sull’attività svolta proprio la votazione per il rinnovo delle cariche sociali. Non saranno rieleggibili diversi storici consiglieri come Diana Fabbro e Maurizio Garatti, oltre che allo storico presidente Giorgio Salvador. Mentre in decadenza ma rieleggibili sono Giandiego Brescacin, Stefano Campiglio, Leonardo De Conti e Umberto Ferrario.

“Il mio augurio – dice Salvador – è che all’interno del nuovo consiglio direttivo ci sia un socio che con passione abbia voglia dimettersi a disposizione come presidente sezionale e con il supporto di tutti permettere alla nostra sezione di continuare in modo attivo lo svolgimento delle complesse dinamiche che comporta la sua gestione”.

“Io ho fatto 11 anni come consigliere e poi presidente – conclude – abbiamo vissuto momenti di crescita importanti, anche crisi e riflessione, e il mio augurio è che davvero si trovi un nuovo presidente che sappia accogliere con entusiasmo e senso di responsabilità il testimone e il timone della nostra importante sezione del Club Alpino Italiano“.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: La Tenda Tv – archivio Qdpnews.it).
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