Per tre giorni a Vittorio Veneto tutti i comandanti delle unità Cimic della Nato, in tutto poco più di un centinaio di ufficiali e alti ufficiali. Ieri sera la prima presa di contatto per rompere il ghiaccio al castello di San Martino, residenza vescovile, da oggi i lavori nella prestigiosa sala civica del museo della Battaglia.
“È per noi un grande onore che la nostra città sia stata scelta come luogo per la dodicesima edizione della Cimic Units Commanders’ Conference – spiega l’assessore alla cultura Antonella Uliana che questa mattina ha fatto gli onori di casa al Museo -. È stato in questo modo ribadito il ruolo di Vittorio Veneto e il suo storico legame con le Forze Armate nazionali. Questo evento poi costituisce un fondamentale momento di confronto per i comandanti Cimic di tutti i paesi Nato e per gli esperti del mondo civile che si occupano di cooperazione civile-militare. Il convegno, che si tiene sempre in lingua inglese si concluderà venerdì”.
Il Multinational Cimic Group è un reparto multinazionale interforze a guida italiana, prontamente dispiegabile in teatro estero per condurre operazioni nel cruciale settore della cooperazione civile-militare a supporto dei contingenti dell’Alleanza Atlantica.
L’unità specializzata, che in pratica è paragonabile ad un reggimento, è di stanza nella Caserma “Mario Fiore” di Motta di Livenza ed è alimentata da personale delle quattro forze armate nazionali e da personale straniero proveniente da Grecia, Ungheria, Portogallo, Romania e Slovenia.
“Hanno chiesto di portare la conferenza fuori delle mura della caserma dove normalmente viene svolta – conferma l’assessore Uliana – e data l’importanza della nostra città per il rapporto con le Forze armate e il prestigio di un struttura come il Museo della Battaglia, hanno pensato di venire da noi. E’ un incontro di grande rilievo e conferma il rapporto di collaborazione tra esercito e la città. Ho accompagnato alla visita del Museo il generale Francesco Bindi, comandante del Genio militare, ed è rimasto fortemente colpito dall’organizzazione del museo e dai pezzi che possediamo, oltre che dall’aula civica in cui si svolge il convegno, gioiello del nostro patrimonio artistico”.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdonews.it).
(Foto: Facebook Antonella Uliana).
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