Vittorio Veneto, i superbonus in edilizia iniettano lavoro, ma dall’altro evidenziano la carenza di personale qualificato

Gli incentivi statali per eseguire interventi di isolamento termico, sostituzione di impianti di climatizzazione invernale, installazione di impianti solari fotovoltaici, interventi di efficientamento energetico o di riduzione del rischio sismico su edifici – il cosiddetto superbonus al 110% varato dal decreto rilancio – se da un lato stanno portando o porteranno lavoro alle imprese edili e artigiane del vittoriese, dall’altro hanno evidenziato la carenza di personale qualificato.

Ad evidenziarlo è il presidente di Confartigianato Vittorio Veneto Enrico Maset (nella foto).Ad esempio, alla luce degli incentivi statali – spiega – c’è stata una forte richiesta di interventi di realizzazione di cappotto termico su edifici. A Vittorio Veneto ci sono solo due aziende che si occupano di questo. Stessa pressione la vivono falegnami e idraulici: tutti pieni di lavoro. È emerso che non c’è sufficiente personale preparato adeguatamente per certi interventi che possono beneficiare degli sgravi fiscali”.

Confartigianato evidenzia come la proroga del superbonus al 110% al 30 giugno 2022 sia stata una decisione necessaria assunta dal Governo. “Solo per chiarire quali interventi si potevano fare, ci sono voluti sei mesi di convegni” evidenzia Maset. E ancora non si è nel pieno della corsa al superbonus.

“I dati della scorsa settimana della cassa edile della provincia evidenziano che gli interventi con il superbonus sono lo 0,…, dunque che praticamente ancora è tutto fermo”.

(Foto: Confartigianato Vittorio Veneto).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Related Posts