Ci è voluto un intero pomeriggio di lavoro dei Vigili del fuoco per risolvere una situazione di pericolo che si è creata intorno alle 15 di oggi venerdì nei pressi della sommità del Col Visentin, a circa 1.700 metri di altezza.
Vista la bella giornata, soleggiata e non troppo fredda, alcune persone a bordo di due automobili hanno cercato di raggiungere il punto più elevato dell’Alta Marca, nella sua vetta ancora abbondantemente innevato dopo le precipitazioni della scorsa settimana.
Probabilmente per evitare l’oscurità, intorno alle 15 le due automobili avrebbero iniziato a scendere il Visentin, mantenendosi a una distanza di una cinquantina di metri l’una dall’altra, partendo da una decina di chilometri sopra l’abitato di Longhere, in Val Lapisina. Dopo il passaggio del primo veicolo e prima del transito del secondo si è verificata una slavina, che ha interessato un fronte lungo alcune decine di metri. Se da un lato gli occupanti delle due auto possono ritenersi fortunati per non essere stati toccati dal movimento della massa nevosa, il mezzo che seguiva si è trovato di fatto bloccato.
E’ partita così la chiamata ai Vigili del fuoco di Vittorio Veneto, che hanno salito il Visentin non prima di avere adeguatamente equipaggiato, con tanto di catene, i loro mezzi di servizio vista la neve non fresca ma abbondante.
I pompieri si sono messi a spalare la neve mossa dalla slavina, liberando il passaggio anche al secondo veicolo, che come l’altro è riuscito a ritornare a casa con tutti gli occupanti sani e salvi, anche se intirizziti. L’intervento dei Vigili del fuoco si è concluso solo intorno alle 19. Resta da capire se la strada percorsa dai due veicoli saliti al colle fosse percorribile o meno nelle attuali condizioni. Nel corso di questa settimana si sono verificate altre valanghe e slavine, non solo sul Visentin ma anche sul “dirimpettaio” Monte Pizzoc.
(Foto: Vigili del fuoco di Treviso)
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