In vista del consiglio comunale in cui si parlerà dell’ipotesi di accorpamento, controversa, della Fondazione Fenderl all’Ipab Cesana, il capogruppo di maggioranza del Pd Marco Dus lancia un allarme: “La fondazione finirà nel fondo regionale sanitario, e con essa il tesoretto di un milione e 200 mila euro, che non sarebbe più appannaggio della città”.
E’ una possibilità concreta quella che annuncia Dus: “Discutere si può sempre, non c’è problema di chiarezza e trasparenza – replica il capogruppo Pd Dus -. Ma questi istituti per 15 anni hanno operato invece in segretezza e pare in taluni casi di illegalità”.
“Non ho l’esperienza di Scottà – ha aggiunto il capogruppo – o di parte della minoranza, però noto una cosa curiosa: sbaglio o il progetto di legge n. 25/2015, presentato dal presidente Zaia e attualmente all’esame del Consiglio regionale e tanto decantato dall’Assessore Regionale Lanzarin e difeso da Da Re e Scottà, prevede espressamente che, laddove nel frattempo la Fondazione Fenderl non sia stata “assorbita” da un’altra Ipab vocazione socio-sanitaria e come tale destinata e evolvere in Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona, essa è destinata all’estinzione e il suo patrimonio alla confluenza nel Fondo regionale?”
In altri termini secondo Dus “o la Fenderl confluisce in una Ipab (a suo tempo il presidente Scottà aveva ipotizzato con i suoi consiglieri la confluenza nella trevigiana, e ancora leghista, Israa). In ogni caso la Fenderl o la sua dotazione di capitale viene sottratta alla città e ‘regalata’ alla Regione o a Treviso”.
“Si svende la vittoriesità. – ha proseguito Dus – Mentre un’altra cosa che trovo estremamente curiosa è che non sia mai stato chiesto alla Fondazione Fenderl dove sia esattamente investito questo capitale. Se da un lato sono chiari progetti e gli investimenti dell’Ipab Cesana, mi sembra che ai più sfuggano i progetti della Fenderl”. Il consiglio comunale di giovedì prossimo potrà dare qualche risposta.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
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