Vittorio Veneto, il Cesana Malanotti impugna la bocciatura del tribunale al progetto di 200 nuovi posti letto

“La sentenza appare discutibile e contraddittoria”: il Cesana Malanotti impugna il pronunciamento del Tribunale amministrativo che ha bocciato i ricorsi dell’Ipab vittoriese contro i paletti al progetto di creare rapidamente 200 nuovi posti letto in città.

Con una delibera del 2 aprile scorso, pubblicata online il 7 maggio, il consiglio d’amministrazione del Cesana presieduto da Maurizio Castro ha deciso di presentare appello al Consiglio di Stato contro la sentenza della terza sezione del Tar veneto che ha respinto, almeno per ora, il progetto dell’istituto di via Carbonera di aumentare di 200 unità l’offerta di posti letto per anziani non autosufficienti e disabili tra villa Papadopoli e Ca’ Mocenigo Zuliani.

La richiesta di assegnazione dei 200 posti, ricorda il cda del Cesana, è “finalizzata a dare risposta a un crescente fabbisogno territoriale, causato anche dal generale fenomeno dell’invecchiamento della popolazione”.

Nel novembre 2017 l’Usl 2 diede pollice verso alla richiesta del Cesana, che per questo presentò ricorso, aggiungendo in seguito ulteriori motivi a sostegno della propria tesi dopo che per due volte le ripianificazioni dei piani di zona dell’Usl non aumentarono l’offerta dei servizi in questione.

Il 31 marzo il Tar ha bocciato in parte nel metodo e in parte nel merito, con una sentenza chilometrica, le ragioni del Cesana, che ora impugna il pronunciamento ritenendo, si legge nella delibera del consiglio di amministrazione, “che la sentenza appare discutibile sotto vari profili, fra l’altro aderendo dichiaratamente, in relazione a taluni profili di asserita improcedibilità, a indirizzi giurisprudenziali minoritari, oltre che contraddittoria nella parte in cui non riconosce l’illegittimità del mancato aggiornamento dei dati relativi al fabbisogno, senza muovere contestazioni specifiche rispetto alle istanze presentate dall’istituto”.

Gli amministratori dell’Ipab ritengono che sussistano i presupposti per fare appello, “anche al fine di ottenere il necessario aggiornamento dei dati regionali relativi al fabbisogno dei posti letto”.

Il consiglio d’amministrazione ha perciò autorizzato Castro e il segretario direttore Tiziana Tonon a individuare un legale di fiducia al quale affidare il ricorso da presentare al massimo grado della Giustizia amministrativa.

(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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