Vittorio Veneto, il Comune stanzierà 40 mila euro per l’acquisto dei computer per il personale in smart working

Sempre più personale del Comune in smart working secondo le disposizioni del Governo, e anche l’amministrazione comunale si adegua considerando che sta stanziando almeno 40 mila euro per l’acquisto hardware, mentre altri 20 mila euro saranno resi disponibili per interventi di sanificazione degli ambienti di lavoro del comune in conseguenza dell’emergenza sanitaria.

Sarà possibile dopo l’approvazione della ottava variazione del bilancio di previsione che sarà portata nel prossimo consiglio comunale convocato per lunedì prossimo 16 novembre alle 19 in sala consigliare.

E in considerazione dell’ultimo Dpcm la seduta dovrà concludersi obbligatoriamente entro la mezzanotte, eventuale prosecuzione è già fissata per il giorno successivo, sempre alle 19.

Probabilmente dato il numero di punti all’ordine del giorno, “solo” sette si concluderà in una serata. Ma a Vittorio Veneto non è scontato anche perché ci sono argomenti di spessore come il bilancio di Vittorio Servizi, e proposte di deliberazioni della minoranza.

Per quanto riguarda i contributi statali pro emergenza Covid, non spendibili per altro, è arrivata una tranche del 30 per cento, pari a 130mila e 500 euro.

“Considerato che dobbiamo mettere il 50 per cento del personale in smart working – spiega l’assessore al Bilancio e vicesindaco Gianluca Posocco – e siamo obbligati a farlo, considerato anche che non tutti i dipendenti a casa hanno il computer a tempo pieno per il lavoro, ma ci sono anche i figli in Didattica a distanza, dobbiamo dotare degli strumenti di lavoro il personale”.

“Strumenti che a fine emergenza – prosegue – rientreranno in comune negli uffici. Ci vorranno 40 mila euro, e altri 20mila per la sanificazione”. Il resto della tranche arrivata dal Governo sarà inserito in un fondo, e trattenuto, per quando arriveranno con chiarezza gli input sull’utilizzo del denaro che arriva dallo Stato dopo l’accordo con l’Anci“.

“Mi piacerebbe tenere quel fondo per buoni spesa per le famiglie – conclude Posocco – piuttosto che per le imprese che già dovrebbero essere aiutate dal Governo centrale, ma dovrà essere l’Anci a fare chiarezza e dirci come utilizzarli e dare la giusta collocazione”.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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