Adriano Botteon (nella foto), insegnante, carriera politica da segretario del Pd cittadino, capogruppo e consigliere comunale da nove anni, ora nel gruppo misto dopo aver lasciato il partito, a meno di un anno dalle prossime elezioni ha affidato una sorta di “testamento” alla rete.
La sua visione della città che non ha trovato riscontro nell’esperienza politica vissuta e che sta vivendo: “Ho riflettuto, su quale dovrebbe essere la priorità per il futuro di Vittorio Veneto. Non ho dubbi: un piano ciclabile cittadino! Da progettare e poi svilupparsi pezzo dopo pezzo, in almeno una decina d’anni. Un piano ciclabile che colleghi le piazze dei quartieri centrali e periferici, e poi le scuole, l’ospedale e il polo sanitario, la zona industriale, i centri del trasporto pubblico: una ventina di nodi collegati tra loro, per poi confluire nei collegamenti con i comuni limitrofi. Un piano in grado di raccogliere finanziamenti, di incidere sulla viabilità e di modificare le abitudini di percorrenza, soprattutto dei giovani, in quanto veloce e sicuro”.
Quello che c’è, che esiste in città ma anche nel comprensorio, per Botteon è troppo slegato: “Da sempre vedo lo svilupparsi di singoli pezzi di pista ciclabile, spesso separati l’uno dall’altro e senza un’idea di fondo, senza un punto di riferimento. E capita, purtroppo, che i pezzi esistenti subiscano il sopruso di altri interventi, come successo recentemente, con il nuovo supermercato in viale del Cansiglio, che andrà a ridurre la ciclopedonale di fronte”.
Ma che significa, che si ricandiderà o che se trova una squadra che appoggia la visione rinnoverà l’impegno? “E’ l’idea che mi pressa da sempre, era anche nel programma del Pd, ma non è stata seguita, anzi abbandonata. Non ho intenzione di candidarmi, ma lascio quello che sarebbe stato il mio sogno per la città per saper rinnovarsi”.
Esperienza politica finita? “Non è detto, qualcuno mi ha già chiesto. Ma nel caso sarà solo perché vedo una possibilità di vittoria, non voglio fare l’ennesimo candidato. Se nascerà un bel movimento, grande, compatto, allora potrei ripensarci. Se di fronte hai la Lega Nord e il Partito Democratico devi combattere con tanta gente, che ha voglia di battersi. Al momento non ci sono le condizioni. Se vedo un bel gruppo potrei decidere di buttarmi”.
Su cosa deve puntare la città allora? “Sulla vivibilità, attualmente la gente scelte dove abitare, oltre al lavoro. E’ fondamentale se vogliamo diventare città moderna avere la possibilità di muoversi tranquillamente. Un esempio lampante? Abbiamo decine di giovani che fanno alternanza scuola-lavoro: come raggiungono la zona industriale? Non ci sono mezzi pubblici. Arrivano a Vittorio in pullman e poi non sanno come fare. Non ci sono i sono mezzi e neppure una pista ciclabile. E’ un disastro. Sono cose semplici da capire per un politico”.
(Fonte: redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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