“Mi chiedo come sia possibile che dopo 5 anni e dieci milioni incassati dal Ceis ci siano ancora questi abusi del regolamento edilizio e di tutela ambientale. Chi doveva controllare non l’ha fatto e chi doveva tutelare l’ambiente e la salubrità delle acque non l’ha fatto”.
E’ un fiume in piena Bruno Fasan (nella foto) consigliere leghista di minoranza a Vittorio Veneto, che ha presentato l’ennesima interrogazione a risposta scritta. Con l’avvicinarsi della scadenza elettorale ci sono da aspettarsi l’intensificazione di appunti e polemiche mossi all’amministrazione Tonon che d’altra parte proprio in questi mesi ha portato e sta cercando di portare a termine e a soluzione alcuni dei progetti, dalla pista di atletica, al Victoria, all’area Carnielli.
Nel mirino di Fasan ancora la questione del centro di raccolta dei richiedenti asilo di via Da Camino. Sotto accusa scarichi irregolari e mancato rispetto delle norme di sicurezza al Ceis: “Incuriosito dal cantiere senza cartello ho fatto un sopralluogo e ho scoperto quanto evidenziato dalle foto. Andremo a verificare se ci siano responsabilità. Certo che i cittadini vittoriesi ed in particolare i residenti limitrofi non possono essere discriminati nei confronti di questi mercanti dell’ospitalità che fanno i soldi sulla pelle dei richiedenti asilo e sul mancato rispetto delle norme di sicurezza, salute ed ambiente con il beneplacito dell’amministrazione che si volta dall’altra parte invece di espletare il proprio dovere”.
Parole a cui ha fatto seguito l’interrogazione a risposta scritta per il prossimo consiglio in cui Fasan chiede “di poter accedere a copia dell’autorizzazione edilizia, al progetto e a tutta la documentazione inerente ad autorizzazioni e permessi a costruire. Come è ben evidente dalle foto che allego, nel canale di scolo delle acque del Rio limitrofo alla struttura e che scarica direttamente nel fiume Meschio, attualmente scaricano non meno di quattro tubi che rendono il sito una vera cloaca. Chiedo all’amministrazione a chi appartengono quegli scarichi e se sono stati oggetto di verifica ambientale da parte dell’ufficio ambiente, ufficio di edilizia privata e dal genio civile che ha la pertinenza di quel Rio”.
A ieri tuttavia la situazione descritta è risultata sanata.
(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
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