In pochi sapevano che si chiamava Sergio, lui per tutti era “Tito Barbier”, così ha colpito molto la comunità di San Giacomo di Veglia, ma anche tutta la città e il comprensorio, la morte improvvisa di Sergio Poldelmengo, Tito appunto, all’età di 88 anni che nessuno gli dava.
Autentico personaggio di piazza Fiume, nel centro di San Giacomo dove da sempre aveva svolto l’attività di barbiere, lavoro che faceva con passione e sempre il sorriso e una battuta per tutti; la stessa passione che ha trasmesso al figlio Mauro, il quale ha raccolto e proseguito l’attività della bottega, ampliandone i servizi.
Barbiere sì, ma una volta approdato alla pensione Tito aveva messo a frutto il carattere da istrione, diventando il barzellettiere per ogni occasione, in paese e fuori.
Lui, lo conferma chi scrive, aveva sempre pronta e in ogni momento per chi glielo chiedeva l’ultima storiella, la barzelletta, la freddura dissacrante, e riusciva sempre a far ridere grazie all’innata simpatia e all’empatia che sapeva trasmettere.
Noti sono diventati in tutta la provincia i personaggi che poi è riuscito a interpretare con successo, la Titina e Don Fumino: per questo, fino a non molto tempo fa ancora veniva chiamato e ingaggiato per matrimoni, occasioni varie, cene sociali e di classe dove sbucava all’improvviso con i suoi travestimenti.
E inevitabilmente riusciva a strappare ilarità, sorrisi e risate a crepapelle, una dote davvero innata.
La sua morte è stata annunciata con dolore proprio dalla moglie Flora con il figlio Mauro, la nuora e i nipoti ai quali era molto attaccato.
Il funerale sarà celebrato martedì 31 agosto alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di San Giacomo di Veglia, dove domani sera, lunedì 30 alle 20, sarà recitato il rosario.
La famiglia, anche per il suo impegno nel sociale, ha invitato nell’epigrafe chi lo vorrà a fare un’offerta per “un mattone per i ragazzi della squadra di calcio locale del Vittsangiacomo”.
(Foto: Onoranze funebri D’Assiè).
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Vittorio Veneto, il cordoglio di San Giacomo di Veglia per la morte a 88 anni di “Tito Barbier”: famosi i suoi personaggi “don Fumino” e la “Titina”
