Paolo Santantonio, allora dai banchi dell’opposizione lo aveva chiamato nel termine dialettale vittoriese di di “Bandòt”, dai vasi di latta da trascinare alla vigilia di San Nicolò, altri lo hanno pure apprezzata, tuttavia giovedì sera, ieri, è stata tolta dall’arco austriaco di Serravalle l’opera realizzata per il Centenario della fine della Grande Guerra dall’artista russo Andrey Kuzkin.
Lo ha annunciato sul proprio profilo facebook sempre Paolo Santantonio, ora presidente del consiglio comunale, che ha manifestato in una nota una certa soddisfazione per l’esito: “Nelle prime ore serali, al calar della luce – scrive Santantonio – finalmente è stato tolto dall’arco austriaco di Serravalle quello che, a detta di qualche assessore della precedente amministrazione, era un’ “opera d’arte del Centenario”, mentre secondo altri era il “bandòt” di piazza Flaminio”.
“Dopo le “croste de poènta” di Rione 66 (l’opera di Philip Topolovac che rappresentava un quadrante di guerra in vetroresina) – prosegue – tolte a furor di popolo qualche mese fa davanti alla polizia municipale in via Nannetti, un altro pezzo delle follie del Centenario se ne va definitivamente nei magazzini comunali. Resta il rammarico per il denaro pubblico buttato al vento. Ci consola però la soddisfazione che piazza Flaminio sia stata restituita alla nobiltà delle sue linee architettoniche”.
“Per il decoro della Piazza – conclude Santantonio – mi sono battuto da anni con tenacia. Perché diventi sempre più il salotto della città sarà il mio impegno futuro”.
“Messaggio di Serenità? Con una grandinata di fori di proiettili con cui era tutta bucherellata quell’opera non era un gran messaggio comunque – fa eco l’assessore ai Lavori pubblici Bruno Fasan – . Per questo, e anche perchè in realtà erano scaduti i termini di esposizione stabiliti abbiamo deciso di rimuoverla con una decisione unanime in giunta”.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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