Non ha solo camminato per tutta l’Italia da nord a sud, non è solo sceso nella profondità del mare sul relitto della nave Lince e non è solo volato in cielo sulla replica del biplano di Francesco Baracca: Pasquale Trabucco, ufficiale in congedo dell’esercito, nella sua lotta che sta portando avanti da due anni per chiedere il ripristino della Festa del 4 Novembre, ha spiegato tutto nel suo libro “L’ombra della vittoria. Il Fante tradito” che sabato 9 ottobre ha presentato a Vittorio Veneto, nella cornice del Sacrario delle bandiere di piazza Foro Boario.
Ha raccontato come e perché la sua battaglia continua attraverso la pubblicazione di questo libro che ripercorre proprio il viaggio iniziato a piedi il 22 maggio 2018 da Predoi (Bolzano) fino a Portopalo di Capo Passero (Siracusa) l’8 luglio dello stesso anno.
La presentazione è avvenuta tra l’altro nel terzo anniversario della costituzione del Comitato per il ripristino del 4 Novembre a Roma davanti a un notaio: il 9 ottobre del 2018 rimane una data significativa, e Trabucco ha voluto così accomunare in questo giorno più momenti della storia di questo Paese che deve il ricordo ai giovani di ieri e di oggi.
La presentazione del libro ha visto come moderatore la consigliera comunale Barbara De Nardi, che Trabucco ha conosciuto già assessore al Centenario della Grande Guerra, con la presenza del presidente del consiglio comunale Paolo Santantonio in rappresentanza del sindaco Antonio Miatto, del presidente dei Cavalieri di Vittorio Veneto, associazione che proprio in questi giorni ha visto nuovamente muovere i primi passi dopo anni di silenzio.
Trabucco, che ormai si può considerare un vittoriese d’adozione, era già stato in città quattro volte. In particolare, il 26 settembre 2020 sorvolò Vittorio Veneto con una formazione di tre riproduzioni di aerei della Grande Guerra lasciando la fumata Tricolore sulla città.
Questo libro, è stato detto nella presentazione, ripercorre la storia dei fanti che ci hanno consegnato Trento e Trieste e sono stati dimenticati, facendoli cadere nell’oblio collettivo nonostante abbiano più volte gridato “Non dimenticateci”.
Un libro che segue questa battaglia con l’incontro con le massime cariche pubbliche per chiedere di ripristinare questa festa, la festa degli italiani al di sopra delle parti, che deve unire tutti proprio in un momento in cui la coesione nazionale è stata più volte richiamata da più parti.
Con una morale: Trabucco va avanti sicuro che questo libro sarà strumento di riflessione per la politica per ristabilire una verità sacrosanta: ricordare agli italiani che questa Repubblica è tale perché ci fu quel 4 novembre 2018, e che quest’anno ricorre il centenario della traslazione del Milite Ignoto, con il richiamo di ridare dignità ai nostri padri, ai nostri nonni e ai nostri bisnonni.
(Foto: Comitato 4 Novembre).
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