La minoranza dice NO al comitato organizzatore per il Centenario a Vittorio Veneto: nostra nomina tardiva

Per consentire la buona riuscita dei festeggiamenti del Centenario della fine della Grande Guerra, il consiglio comunale di Vittorio Veneto il 12 dicembre 2017 ha votato a favore della costituzione, tra gli altri, anche di un comitato organizzatore, il quale ha il compito di ottimizzare l’organizzazione e il coordinamento delle manifestazioni e delle attività celebrative dell’evento.

Negli scorsi giorni, però, è arrivata comunicazione ufficiale da parte della minoranza consiliare che nessuno parteciperà a tale comitato organizzatore. Lo si apprende nella lettera che la minoranza ha inviato al sindaco Roberto Tonon: “Le comunichiamo che nessuno di noi intende accettare la nomina di rappresentante delle minoranze nella commissione stessa che avrebbe avuto senso se fatta tempo addietro e comunque nella fase iniziale della programmazione degli eventi del Centenario, in modo che la nomina potesse avere valore sostanziale e non di mera facciata come invece avrebbe oggi a calendario delle manifestazioni predisposto”.

Il consigliere Paolo Santantonio aveva presentato sempre nel consiglio comunale del dicembre scorso un emendamento, poi accolto favorevolmente, per chiedere che in questo comitato fosse presente un consigliere comunale della maggioranza e uno della minoranza.

Il primo cittadino ha così chiamato la scorsa settimana alcuni esponenti della minoranza per chiedere di far parte del comitato organizzatore, ma prima della missiva dei giorni scorsi non aveva ricevuto alcuna risposta. “L’unica motivazione data di questo rifiuto è il ritardo della nomina, ma il programma era già stato presentato tempo addietro – commenta Tonon – Per i novant’anni della fine della Grande Guerra non è stato invece presentato nulla e associazioni e privati non erano stati coinvolti, a differenza di quanto abbiamo fatto noi”.

“A parte il consigliere Adriano Botteon e Matteo Saracino che nella votazione di dicembre si sono astenuti, gli altri avevano votato favorevolmente, mentre ora rispondono così: c’è qualcos’altro che non torna – e conclude – La città saprà giudicare il gesto. Le associazioni, l’Ascom e i privati hanno risposto in maniera positiva invece e ne siamo contenti”.

(Fonte: Francesca Rusalen © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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