Dalla parrocchia al privato il vecchio ex eremitaggio del Colle di San Paolo. Meta di molte passeggiate impegnative dei vittoriesi, compensate tuttavia da impagabili scorci paesaggistici della città e della pianura trevigiana, il Colle di San Paolo che sovrasta l’abitato del centro storico vittoriese di Ceneda, ospita oltre alla suggestiva chiesetta anche una vecchia abitazione.
Molti si chiedono cosa sia. Ebbene, l’edificio adiacente la chiesetta (entrambi edificati poco dopo il 1500 e di proprietà della parrocchia di Ceneda) e ricostruito dai seminaristi dopo il disastroso terremoto del 1936 e abitato fino agli anni ’70, viene denominato ex eremitaggio, e ora è stato posto in alienazione dalla parrocchia.
La decisione del consiglio per gli affari economici della Cattedrale è stata spiegata nel foglietto in distribuzione in questi giorni. Non è stata semplice: la casa fu costruita per essere destinata ad eremo e vi abitarono in effetti nel corso dei secoli diversi eremiti “che seguivano ben precise regole di vita impartite per il servizio alla comunità, occupandosi anche della manutenzione e dei restauri richiesti dalle strutture per il trascorrere del tempo”.
Fu abbandonata alla fine degli anni ’70 perché decisamente non rispondente alle esigenze di vita attuali: senza luce e senza acqua, collegamenti ormai essenziali.
Il consiglio per gli affari economici, considerato allora il pesante stato di degrado e abbandono ben visibili e destinati a peggiorare, e alcune irregolarità da sanare per una qualsiasi destinazione futura della casa, ha deciso di non investire oltre e procedere all’alienazione.
Anche perché si è manifestato l’interesse della famiglia proprietaria dei terreni adiacenti, ed è stata ottenuta l’autorizzazione a procedere da parte della Diocesi. Per ora è stato redatto un regolare “compromesso di vendita”.
Con l’atto ufficiale di compravendita per la cessione del fabbricato, tuttavia, la parrocchia rimarrà proprietaria della Via Crucis (l’ultimo capitello è nella pertinenza della casa) e della chiesetta di San Paolo con relativo piazzale. Il tutto ovviamente con la servitù di passaggio per accedere al sito.
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