Vittorio Veneto, la Questura nega l’autorizzazione alla manifestazione, Bonaldo non ci sta: “Abuso di potere, vedremo di fare lo stesso”

Manifestazione vietata a Devis Bonaldo & C. in piazza del Popolo, lo ha deciso la Questura alla fine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenutosi ieri 29 aprile.

Una decisione presa anche in considerazione delle violazioni già verificatesi durante la manifestazione organizzata sempre da Bonaldo a Conegliano il 18 aprile, due domeniche fa (qui l’articolo).

La Questura di Treviso ha adottato  quindi il provvedimento di divieto di riunione in luogo pubblico per la manifestazione di domenica 2 maggio, in Piazza del Popolo a Vittorio Veneto denominata “In piazza per la Libertà” e preannunciata da Devis Bonaldo in qualità di Presidente del circolo “Ancora Italia” di Treviso.

Il provvedimento è stato adottato per ragioni di ordine e sicurezza pubblica, nonché di sanità pubblica, ai sensi della normativa vigente in materia di contrasto alla diffusione del rischio di contagio da Covid-19.

E’ bene sapere che, pertanto, è stato pure predisposto un idoneo servizio di ordine e sicurezza pubblica nonché di vigilanza, per garantire l’osservanza del divieto, eventualità già notificata all’organizzatore oggi.

E infatti la reazione non si è fatta attendere:  “Questa mattina, come successo già a novembre, a soli 2 giorni dalla manifestazione, nonostante io abbia notificato il preavviso di manifestazione con 2 settimane di anticipo, è arrivato il diniego (illegittimo) dalla questura -conferma Bonaldo -. Provvedimento che nega il diritto fondamentale sancito dalla Costituzione, di manifestare il proprio dissenso nei confronti della soppressione di diritti e libertà portata avanti da oltre un anno dal governo. Siamo totalmente fuori dal perimetro democratico e costituzionale. In questo caso si ravvisa anche un abuso d’ufficio da parte del questore, ora si è passato ogni limite“.

“Ormai la dittatura è conclamata. – accusa – La censura sui social e la negazione di diritti fondamentali ed inviolabili sono la prova di una deriva autoritaria che sta avanzando nel nostro Paese, e le forze dell’ordine purtroppo si stanno rendendo complici del regime agendo in questo modo”.

Bonaldo dirametà un ulteriore comunicato dove dirà cosa sarà fatto domenica: “Sto cercando una soluzione per riuscire a fare comunque la manifestazione”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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