Nel gennaio 2021 sono iniziati gli interventi di sistemazione fluviale, a cura del Genio Civile, nel fiume Meschio e in altri corsi d’acqua minori della pedemontana trevigiana della sinistra Piave.
Questi lavori, finalizzati alla messa in sicurezza idraulica del territorio, hanno impegnato anche l’Associazione Pescatori del Meschio (APs) che, in varie occasioni, è stata chiamata dalle autorità regionali competenti a effettuare i recuperi della fauna ittica – presente nei tratti di fiume interessati dalle escavazioni – per spostarla in altre zone del fiume, non interessate dai lavori.
La tecnica di cattura prevede l’utilizzo di un elettrostorditore, che stordisce temporaneamente i pesci, senza ferirli, e ne facilita la cattura per mezzo di guadini.
Questa particolare attività di tutela e salvaguardia degli ambienti acquatici e del loro patrimonio ittico è svolta dai volontari dell’associazione, in possesso di particolari abilitazioni tecniche in stretta collaborazione con gli uffici competenti regionali e con la Polizia provinciale, che fungono altresì da supervisori e referenti.
Inoltre, l’APs del Meschio interviene tutti gli anni con i necessari recuperi ittici in occasione delle asciutte autunnali dei canali d’irrigazione approvvigionati dal fiume Meschio e delle asciutte programmate del canale Enel Castelletto Nervesa e delle sue derivazioni.
Quest’ultima attività consente un costante ripopolamento ittico del Meschio, con specie autoctone in particolare, nel caso del canale Castelletto/Nervesa: dal 2014 è attiva una convenzione con l’Enel e la Provincia di Treviso per il suo utilizzo come “nursery”, per l’accrescimento di giovani esemplari di trota marmorata, specie endemica del distretto padano-veneto e attualmente in forte rarefazione, ma ancora presente e fortemente tutelata nel fiume Meschio.
(Foto: associazione Pescatori del Meschio).
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