Con la chiusura delle scuole, la didattica non si ferma e gli istituti scolastici sono ora impegnati nel trovare la modalità più idonea per assicurare le lezioni ai propri studenti.
Lo strumento delle lezioni online, infatti, non è una modalità così scontata, perché dipende anche dalla disponibilità della copertura Internet nelle zone di residenza degli insegnanti.
Un’alternativa, quindi, in molti casi è quella dell’invio degli strumenti didattici (video, testi e immagini) attraverso la funzione “materiale per la didattica” del registro elettronico di classe e la possibilità da parte degli studenti di chiedere delucidazioni ai docenti, contattandoli all’indirizzo di posta elettronica istituzionale.
Ma anche le aule virtuali offerte dal servizio ClasseViva e il sistema di messaggistica Whatsapp sono delle opzioni prese in considerazione per consentire a docenti e studenti di proseguire la vita scolastica da casa.
“Vorrei che tutta la scuola veneta imparasse dalle opportunità di formazione a distanza. – ha commentato Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, in occasione di una visita all’istituto salesiano San Marco di Mestre – Queste modalità dovrebbero diventare la normalità, perché il digitale è ormai parte della quotidianità lavorativa“.
Alessia Toffoli, studentessa dell’Iis “Città della vittoria” di Vittorio Veneto e alle soglie della maturità, è una di coloro che dalla propria abitazione ha la possibilità di seguire le lezioni online dei propri professori, seguendo le spiegazioni come fosse in classe.
“Sicuramente è un metodo utile per poter andati avanti – ha dichiarato la studentessa – ma in regime normale preferisco la presenza in classe, che favorisce il contatto umano“.
(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
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