Vittorio Veneto, località Milkwood: il paese immaginario di D. Thomas nello spettacolo itinerante che racconta l’umanità e unisce i patrimoni

Milkwood è una cittadina immaginaria del Galles e, con i suoi bizzarri abitanti, è stata creata da Dylan Thomas come dramma per voci, quindi pensata per la radio: chi avrebbe pensato che il suo mondo narrativo così ricco e realistico pure nella sua eccentricità sarebbe diventato oggetto di un’opera che celebra i patrimoni, al punto di unirli nella magia del teatro.

Non a caso Milkwood è il soggetto di un racconto che descrive l’umanità e le sue debolezze: questo lo sa bene chi, tra le 18 e le 20 e poi tra le 20 e le 22 ha partecipato allo spettacolo teatrale itinerante che si è svolto lo scorso sabato a Vittorio Veneto.

Una sessantina di personaggi, tutti unici per carattere, per passioni (quasi sempre incontenibili) e persino per linguaggio, sono stati interpretati da alcune delle attrici teatrali più talentuose del teatro contemporaneo: Jane Alexander, Anna Galiena, Francesca Valtorta, dirette da Giancarlo Marinelli, direttore artistico del Teatro Comunale e del Teatro Olimpico di Vicenza.

Precedentemente lo spettacolo si era svolto a Cortina, con una modalità itinerante che aveva effettivamente stupito non soltanto i visitatori ma anche chi, passeggiando, si è trovato ad allungare l’orecchio per ascoltare. A Serravalle lo spettacolo si sarebbe dovuto svolgere parzialmente all’aperto, ma il maltempo dell’ultima ora ha costretto gli organizzatori a modificare il programma:  l’introduzione allo spettacolo, con delle letture delle poesie di uno dei protagonisti più iconici, Capitan Gatto, è avvenuta tra gli affreschi dell’Oratorio dei Battuti, la prima parte si è svolta tra le colonne della Loggia Museo del Cenedese, la seconda e la terza, che erano previste all’aperto, hanno avuto luogo al Teatro Da Ponte.

Il mosaico frenetico di vicende e situazioni, ma soprattutto di “cornici” variopinte, in cui Under Milk Wood (questo il nome dell’adattamento teatrale di Marinelli) si ambienta è a tratti crudo, a tratti dolce e leggiadro, proprio come la storia di una città come Vittorio Veneto: “Ma in realtà tutte le città in cui viviamo sono villaggi immaginari perché noi stessi immaginiamo come possa essere la vita degli altri, le case degli altri, i sogni degli altri, i pensieri degli altri” commenta Marinelli tra uno spettacolo e l’altro. A Milkwood in effetti questi “altri” sembrano a tratti folli o ripugnanti, altre volte improvvisamente degni di compassione o rispetto: è forse questo a rendere quest’opera così attuale. “Io il teatro lo metterei ovunque – afferma Jane Alexander nel suo camerino, poco prima di entrare in scena – e faccio i complimenti a Marinelli per questo progetto di teatro itinerante, che è  riuscitissimo. All’inizio non credevo potesse venire apprezzato tanto”.

“È importante consegnare il messaggio che la cultura unisce i patrimoni. Prima tra le Dolomiti, poi a Vicenza con le ville del Palladio e il Teatro Olimpico – commenta Giuliano Vantaggi, direttore dell’Associazione Colline Unesco e promotore dell’iniziativa – È anche un altro modo per carpire l’attenzione dei nostri turisti. Stiamo implementando anche questa linfa per dare più possibilità possibili al turista”.

Erano presenti alla rappresentazione anche gli assessori Antonella Uliana e Antonella Caldart.

“Abbiamo creduto a questo progetto fin da subito – commenta l’assessore Uliana, con delega alla cultura – perché ci mette in collegamento con due città che hanno come noi l’onore di rappresentare un importante patrimonio dell’umanità”.

L’attrice Jane Alexander, che ha soggiornato in questi giorni a Ca’ Del Poggio, commenta con grande entusiasmo anche il panorama delle colline, che ha definito meravigliose, col sole o con la pioggia: “Mi spiace che non bevo più nulla perché mi hanno detto che questa terra è famosa per il vino. Però c’è anche molto altro. Spero proprio di poterci ritornare con più calma, per visitarla con calma”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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