Vittorio Veneto, manifestazione di protesta degli studenti davanti al Liceo Artistico “Bruno Munari”: “Chiediamo spazi adeguati e materiali per la didattica”

Si è svolta nella mattinata di ieri, sabato 11 dicembre, una manifestazione di protesta degli studenti del liceo artistico “Bruno Munari”. Un folto gruppo di allievi si è autoconvocato in assemblea negli spazi aperti all’interno dei cancelli dell’istituto di via Gandhi, astenendosi dalle ore di lezione.

Il motivo? La richiesta al dirigente scolastico di spazi adeguati, dell’utilizzo di materiali e attrezzature al fine della didattica, in seguito alla constatazione – come espresso dagli studenti attraverso un comunicato diffuso agli organi di stampa dai loro rappresentanti “della mancanza di aule e del declassamento quantitativo e qualitativo dei laboratori che negli ultimi periodi hanno gravato sulla bontà della didattica”.

“Non c’è il Munari senza macchinari”, “Vogliamo la scuola che ci è stata promessa”, “Oltre alla teoria ci vuole anche la pratica” sono alcuni degli slogan che i manifestanti hanno scelto per esprimere il loro dissenso e ripetuto ad alta voce, condividendo poi immagini e video nei propri canali social.

“All’inizio dell’anno, visto il numero elevato di classi – spiegano gli studenti del “Munari” – la Provincia aveva optato, tra varie ipotesi, per l’uso di due aule del Liceo Classico Flaminio. Tale scelta si è rivelata impraticabile nel giro di poche ore a causa di alcuni problemi strutturali.

“Il dirigente ha quindi preferito tenere tutte le classi nella sede centrale, sacrificando così spazi importanti per le attività di laboratorio. Da settembre non si è trovata altra soluzione se non la conversione di spazi, quali i laboratori, in aule provvisorie. Ci troviamo dunque senza ambienti adatti a supportare i laboratori che per indirizzo dobbiamo e vogliamo poter svolgere”.

A tutto questo – proseguono – si aggiunge il divieto, da parte del dirigente scolastico, di utilizzare le attrezzature necessarie ai laboratori perché ritenute pericolose dal suddetto, nonostante la scuola abbia sostenuto nei mesi scorsi una spesa piuttosto ingente per metterle a norma e verificate da una ditta specializzata”.

“La bellezza della nostra scuola – concludono gli allievi dell’artistico – starebbe nella fusione di pratica e teoria, nel poter toccare con mano l’arte che studiamo, ed è il motivo per cui abbiamo scelto questo istituto: non ci stiamo, le soluzioni vanno trovate coinvolgendo tutte le parti interessate, noi studenti in primis”.

(Foto: rappresentanza di studenti del Liceo “Munari” e Instagram).
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