“Sono fermo. Dico “no” alla manifestazione che vorrebbero organizzare in piazza del Popolo il 2 maggio”.
Il sindaco Antonio Miatto si dice contrario all’evento “In piazza per la libertà” che, dopo aver radunato centinaia di persone a Conegliano domenica scorsa, vorrebbe approdare a partire dalle 14 di domenica 2 maggio a Vittorio Veneto (qui l’articolo).
“In queste ore – prosegue il sindaco – sono stato contattato da varie persone arrabbiate per la mia presa di posizione. Ma io ribadisco che a fronte di un’eventuale richiesta che dovesse arrivarci, io risponderei di “no”. Solo se gli organismi a me superiori, dunque Prefettura e Questura, dovessero ritenere che questa manifestazione si possa fare, allora potrei trattare. Ma al momento non ci sono le condizioni”.
“Non siamo disponibili a dare la piazza per manifestazioni non governabili come questa” rimarca Miatto che ha delegato il comandante della polizia locale ad interfacciarsi con la Questura.
Concorda con la posizione del sindaco il gruppo di minoranza Rinascita Civica-Partecipare Vittorio. “Plaudiamo – dicono – alla decisione del sindaco di negare la concessione di ogni spazio pubblico nella nostra città alla manifestazione. A Conegliano, in cui sono persino e scandalosamente intervenute autorità pubbliche, è stata ampiamente documentata l’assenza di qualsiasi rispetto delle norme sanitarie imposte dalle autorità governative in risposta alla situazione pandemica. Non è accettabile concedere spazi pubblici a queste persone”.
E aggiungono: “Riteniamo simili raduni sinceramente vergognosi. Com’è possibile leggere nelle dichiarazioni pubbliche del principale promotore, ricorrono da un lato la banalizzazione di termini come “dittatura” e “nazismo”, dall’altro lato la descrizione della stragrande maggioranza dei cittadini sinceramente preoccupati della situazione sanitaria come “persone che hanno il sedere al caldo”.
“I cittadini in difficoltà si aiutano con l’impegno sociale e politico al fine di rafforzare il necessario sostegno pubblico – conclude Rinascita Civica-Partecipare Vittorio -, avendo sempre in mente le centomila vittime attribuibili al Covid nel solo anno 2020 e le milioni di famiglie che hanno toccato da vicino questo dramma”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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