Vittorio Veneto, nel laghetto dei giardini sono rimasti solo mamma e papà cigno. “I loro piccoli morti o spariti, forse portati via da ignoti”

Un cartello posizionato in questi giorni recita a chiare lettere che è vietato dar da mangiare ai cigni. Proprio il cibo fornito dai visitatori potrebbe essere stato la causa della morte di due dei quattro piccoli nati un paio di mesi fa. Nel laghetto dei giardini pubblici oggi sono rimasti solo mamma e papà cigno. Altri due piccoli sono spariti. Dal municipio sostengono che qualcuno potrebbe averli portati via, visto che da soli non avrebbero potuto superare la recinzione.

I cigni sono un simbolo dei giardini del centro di Vittorio Veneto, meta per le visite di generazioni di bambini e delle loro famiglie. A metà giugno le uova si schiusero e nacquero i piccoli. “Erano quattro. Uno è morto appena nato, il secondo dopo poco – dice l’assessore all’ambiente Bruno Fasan -. Un terzo cigno non si sa che fine abbia fatto. Il quarto è sparito nei giorni scorsi. Il giorno prima c’era, la mattina dopo no. Sono stati gli operai comunali ad accorgersene. E sicuramente non era in grado di andar via da solo”.

“Se dovessero registrarsi in futuro nuove nascite e i piccoli stentassero a crescere, li porteremo all’Istituto zooprofilattico che si occupa dei volatili – interviene il sindaco-veterinario Antonio Miatto -. Difficile poter dire per cosa siano morti. Il pane è sì gradito dai cigni, ma non fa bene perché contiene sale ed è fermescibile. Se ci dovessero essere altre nascite, valuteremo di farli crescere in un luogo diverso e poi di riportarli nello stagno dei giardini una volta cresciuti”.

“I cigni – aggiunge Fasan – hanno tutte le cure del caso e ricevono le visite necessarie. Chiaro che coni gelato o pezzi di pane non fanno loro bene”. Da qui la decisione di apporre un vistoso cartello giallo sulla recinzione del laghetto con la scritta “È severamente vietato dar da mangiare ai cigni”.

“Senza contare che tutto quel cibo gettato fa regnare i topi e crea una situazione indecorosa” sottolinea Fasan, che spiega: “I cigni sopravvivono senza tante cure nel lago di Negrisiola. Se nei giardini del centro spariscono o muoiono, qualcosa c’è”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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